Dylan Dog

di Tiziano Sclavi

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  1. *Wagner *
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    Soggetto e Sceneggiatura: Paola Barbato
    Disegni: Marco Soldi
    Copertina: Angelo Stano

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    Questo albo segna due graditi ritorni. Il primo è quello di Soldi dopo il suo unico numero "Oltre la morte" dove si diede degna sepoltura ad uno dei personaggi più amati del cast dylandoghiano: Bree Daniels. Il suo stile si è totalmente raffinato passando dai neri pieni ad un tratteggio e retinature "alla Stano". Il secondo è quello di Paola Barbato sulla serie principale dopo tre anni di assenza. Ed è un ritorno che spaccherà in due il pubblico dylaniano. Perchè è una storia totalmente "alla Barbato" con Dylan immerso in un incubo già dalla prima pagina, senza spalle a fargli da contorno. Ed in più è un lungo, lunghissimo monologo (a parte un flashback) di Dylan, quasi fosse una seduta psicanalitica. Una storia labirintica, claustrofobica, a tratti metafumettistica, senza alcuna spiegazione logica di quello che succede. E dove nulla alla fine succede. Paola dimostra ancora una volta, tra i tanti scrittori della testata, di essere l'unica vera erede di Sclavi. Unico appunto: la copertina di Stano. Davvero brutta, IMO.
     
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627 replies since 12/7/2007, 10:57   3615 views
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