Dylan Dog

di Tiziano Sclavi

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  1. *Wagner *
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    Questa storia è una tra le più belle di sempre.

    Non sfigura minimamente tra i capolavori di Sclavi e quelli della Barbato. Fortemente autobiografica (come viene citato nel club), angosciante e delirante al punto giusto ha i suoi punti di forza nei disegni di un Carnevale strepitoso e nel taglio che Recchioni riesce a dare. Oltre a dare degli spunti su temi importati quali l'accanimento terapeutico ed il fine vita ci dona un Dylan tragico come non mai, dolorosamente immerso nella Malattia che qui svolge il doppio ruolo di avversaria ed amante. Mater Morbi si candida ad entrare nel pantheon delle femme fatale dell'universo dylandoghiano.

    Io non so se Recchioni saprà essere all'altezza di questa storia, nei suoi prossimi lavori. Glielo auguro e me lo auguro. So per certo una cosa, questa è una storia che leggerò e rileggerò per bene. E non accadeva da tantissimo con Dylan.

    Ah... qui un po' di contenuti speciali sull'albo in questione.

    Edited by *Wagner * - 24/12/2009, 20:36
     
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627 replies since 12/7/2007, 10:57   3615 views
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