Cronache del Mondo Emerso

di R. Recchioni, G. Gugliotta, M. Dall’Oglio e A. Iovinelli

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  1. foolys
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    sono parecchie, più del normale diciamo, non il fumetto intero, ovvio...

    x Fau: quello che vorrei fare capire, oltre che parlarne fra di noi, è che un caso come questo è si eclatante ma mi fa un po' rodere che se ne stia parlando come se fosse l'unica indecenza del mondo dei fumetti, esagerando fino a punti eccessivi.

    Ognuno ha la sua, e si potrebbero fare numerosi esempi, non per sminuire, ma semplicemente per essere più realisti.

    Perchè qui se io dicessi che un fumetto sì e uno no sgamo una vignetta copiata sembrerebbe solo una giustificazione per fare passare la faccenda nel'ombra, quando non è così, ma si è andato un po' troppo oltre.
     
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  2. Faureiana
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    certo ma, se uno legge con attenzione, quello si capisce.

    EDIT: per conoscenza ,Barbieri (il copertinista dei libri della Troisi) ha espremmo molto bene alcuni concetti che condivido.

    blog della Troisi e commento di Barbieri
     
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  3. SAMURALE
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    certo che intavolare una discussione (anche costruttiva) adesso che stanno calmandosi le acque piu' che smorzare si riaccende la fiamma...
     
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  4. Faureiana
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    in effetti...

    a parte che io volevo sganciarmi dai nomi però amen XD
     
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  5. foolys
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    quello che dice Barbieri sono parole sante, col giusto tono e le giuste riflessioni. consapevole anche dei meccanismi editoriali.
     
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  6. Alice_Sacco
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    Non conosco terre emerse, ma ho saputo la faccenda.
    Per 2 giorni sono stata non tanto incavolata quanto più scioccata.
    Oggi la faccenda appartiene al passato. In ogni caso penso questa storia può servire da lezione si a ferrario e anche a chi ha meno esperienza di ferrario ha avuto la stessa trovata, almeno in base a questo evita.
    Perchè in fin dei conti volenti o nolenti ci sentiamo un pò tutti impauriti anche.

    Penso comunque che più che il desiderio di farsi notare dagli editori, secondo me è stato il fatto di essersi sentiti presi per i fondelli quello che ha fatto arrabbiare più di tutti i fans della troisi e di ferrario (che infatti dopo 10 giorni ancora continuano con questa storia, fino a volerlo dire a miyazaki)

    E penso ad ogni modo che la troisi l'avrebbe saputo lo stesso, anche se i fans non la contattavano. C'è sempre panini, e si sarebbe informata per qualsiasi evenienza.
     
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  7. foolys
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    CITAZIONE (Alice_Sacco @ 28/7/2009, 15:19)
    In ogni caso penso questa storia può servire da lezione si a ferrario e anche a chi ha meno esperienza di ferrario ha avuto la stessa trovata, almeno in base a questo evita.
    Perchè in fin dei conti volenti o nolenti ci sentiamo un pò tutti impauriti anche.

    esatto. il suo scopo l'ha raggiunto ben bene, e ingenuità di questo tipo sarà difficile rivederle presto...

     
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  8. SAMURALE
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    io sposterei il discorso...e ora faccio incazzare parecchi giovani che amano i manga.

    fingiamo non ci siano i ricalchi e le copie.

    A prescindere c'e' stato un errore ben piu' grave commesso proprio da chi ha selezionato il disegnatore.
    Errore che forse magari in minima parte ha forzato la mano al disegnatore stesso.

    E cioe' fare disegnare in stile cosi' simil manga questo lavoro. O accettare forse tentato dalla similitudine e dal genere in voga le proposte in tal senso e non quelle piu' nostrane.

    I manga li disegnano i giapponesi. Punto.
    Coloro che mangiano, ridono, vivono, e espletano in giappone.

    perche' per quanto un italiano studi, ami, segua si alleni sul giappone, sulle tecniche non sara' mai in grado di essere all'altezza della situazione e disegnare un manga in senso stretto. E se lo fara' sara' cmq. un prodotto di serie B o una brutta (anche se bella esteticamente) copia degli originali.

    Al massimo noi possiamo avvicinarci ad uno stile americano (piu' simile alla nostra cultura) o cmq. rielaborare in maniera europea alcune tecniche del manga. Ma simulare il manga e' qualcosa fuori dal concetto se non ridicola.

    L'errore di fondo per me e' questo!
    Ferrario si e' ispirato ad alcuni manga. bene...doveva reinterpretarli col suo stile piu europeo (che evidentemente non era quello che si voleva).

    Ora lui si ispira a loro e gli viene accettata anche nello stile simile al loro..anche se non avesse ricalcato avrebbe ottenuto lo stesso risultato visivo di brutta copia.

    La copiatura e' solo l'aggravante.

    E proprio queste sono le forzature del mercato che prendono in giro i lettori. Uniformare sempre piu' le produzioni italiane ai generi che "vanno", creare disegnatori o autori che sono cloni dei cloni dei cloni...al punto che si arriva al plagio.

    E non e' una questione di un editore o di determinate persone ma di tutta la comunita' del fumetto che tira a campa'. e' una questione di cultura che NON si HA su questo media.
     
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  9. foolys
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    approposito di quel che dice Samu:

    in questi giorni sono stato a Londra, e c'era la bellissima sezione al British Museum sulla storia del Giappone.

    Nonostante la "cultura" che ho sul fumetto e sulla sua storia, come passione e come lavoro, insegnando storia del fumetto e avendo scritto un libro discreto, e nonostante il mio amore per il manga e per la cultura giapponese, che già mi fa spesso riflettere su tante sfaccettature che molti (e direi moltissimi) non condisderano affatto... nonostante tutto, forse comunque per un occhio attento proprio in virtù di quest'amore, mi sono strabiliato davanti non solo ai classici Hokusai, ma a moltissime altre opere (non solo disegnate) che mi facevano dire "guarda la takahashi dove ha preso questa roba" "guarda Tezuka dove si è ispirato per quello" e così' via

    e chissà quanta altra roba c'era di cui non mi sono accorto.

    per quello rompo sempre le palle con la storia, la storia è tutto, e se si vuol fare sto lavoro bisogna CONOCSERE prima che disegnare e basta.

    Il giappone, soprattutto, si è fatto i fatti suoi fino a pochissimo tempo fa, avendo una storia a parte che non studiamo MINIMAMENTE nei libri di storia, basta pensare alla storia dell'arte o alla storia in generale, dove sono accennati pochissimo rispetto a chessò un'America che a conti fatti ha una storia molto meno lontana.

    E vale per tutti, per l'ingenuità che c'è stata dietro questa operazione ma anche per chi pensa che era più "puro" e che avrebbe fatto meglio. Per tutti. Perchè appena si inizia a parlare di mercato e edi editori improvvisamente si casca dalle nuvole.

    Il nostro è un mestiere dove si devono conoscere tante cose, e conoscere il mercato, conoscere i motivi che fanno un mercato, conoscere il pubblico, conoscere i gusti, conoscere da dove vengono le cose, è sacrosanto.
     
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  10. giac-
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    Ho gironzolato un po' di blog...e tra l'altro adesso ho capito chi è il disegnatore ( caspita è uno bravo )...mah...non posso dire niente non avendo letto l'albo, ma se le vignette copiate sono solo alcune, mi sembra una gran stronzata tutto 'sto casino e mi meraviglio che la panini abbia sospeso la pubblicazione.
    Copiamo tutti... certo non l'intero albo, ma alzi la mano chi non ha mai riprodotto una vignetta di un suo autore preferito inserandola nel proprio lavoro.
    Nella storia che sto disegnando ( e l'ho pure messo sul mio blog ) mi scopiazzo degli sfondi di Moebius, non mi sembra ci sia niente di male...per me a questo livello è una pura citazione.
     
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  11. giokkio
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    i manga e il fantasy sinceramente non mi attirano poi tanto, quindi sono venuto a conoscenza di questa vicenda (e dell'enorme polemica che ci gira intorno) solo 2 giorni fa. è vero,effettivamente la posizione di Ferrario è debole. ve bene ci sono esempi di immagini ricalcate. si,si possono sovrapporre. Ma secondo me è inutile continuare ad alimentare il fuoco, anchè perchè il disegnatore sta già pagando per la leggerezza (io la vedo più come leggerezza) compiuta.

    Secondo me tutto questo circo che si è scatenato sul web è eccessivo.

    Piuttosto volevo chiedere una cosa: hanno chiesto a Ferrario di disegnare in simil-manga o è stata una sua iniziativa?(perdonatemi l'ignoranza sull'argomento)
     
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  12. daghestan
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    Hmm ad essere sincero sono un pò allibito, non dal fatto che l'autore (se ho capito bene si parla di quel G.Ferrario,che reputo molto bravo), abbia osato ispirarsi a tavole di un grande come Miyazaki, ma che fruitori e/o creatori di fumetti si stiano accanendo in questo modo. Non ero a conoscenza di questa storia,anche perchè sono molto impegnato su troppi fronti, ma non riesco a conceprie che possa essere accaduto qualcosa di simile, se non con l'occhio del complottista, sfruttando la debolezza nel potersi difendere sul campo del plagio.
    E credo, Sergio, che a pensar male alla Andreotti ci hai beccato, poi magari essendo voi nel campo ne saprete di più, ma non mi spiego altrimenti. In fondo per un fruitore l'importante è che la storia sia raccontata in modo degno ed accattivante, che ci sia o meno qualche riferimento a qualche autore o disegnatore o copertinista, o regista, o etc, etc ... importa relativamente ed anzi molto spesso apprezza, e per quanto ci possa essere il perfezionista che nota tutti i partcolari, errori, analogie e chi più ne ha più ne metta, difficilmente si arriva a bloccare una serie.Per un collega invece credo che più una testata acquista visibilità, più ci sia la possibilità di portare avabti progetti o avere la possibilità di crearne di nuovi insieme.
    Credo sia normale ispirarsi più o meno apertamente ad un artista, nel modo di approcciare ad un determinato effetto, non vedo cosa sia di così orrendo ispirarsi ad un anime,manga o altro a cui si è molto legati.
    PS: in tutto questo premetto che storie del mondo emerso, non l'ho letto, perchè mi sono un rifutato, perchè pur piacendomi moltissimo il fantasy Terry Brooks mi ha fatto odiare qualasiasi altro autore al di fuori di Tolkien. Per il fumetto invece sto soffrendo le pene dell'inferno, che a quanto pare non soffrirò più, perchè ogni qualvolta vado in edicola, sono tentato da prenderlo e richiedere oramai gli arretrati, ma poi desisto perchè non so più dove mettere altri fumetti, oltre le serie che mensilmente o con altre cadenze acquisto. Quindi parlo per notizie dette e documentazioni online, che spero non siano fallaci.
     
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  13. SAMURALE
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    ferrario ha dichiarato che ha preso lui l'iniziativa...ma non e' questo il punto (almeno per quel che ho scritto io).

    Tu editor Fai un comic di un libro fantasy di una scrittrice italiana, prendi uno sceneggiatore italiano, e alla fine approvi un disegnatore italiano che disegna da dio e che propone tavole diverse dal suo stile solito (tra l'altro cosi' bello) addirittura in stile manga.
    che cazzo se ti piace lui e gli hai chiesto delle prove digli almeno di rimanere sul suo...

    O la tentazione di aggiungere ai target (gli appasisonati di fantasy, i fans di Recchioni, chi compra panini a prescindere) gia' esistenti anche i fans dei manga era troppa?!!?!?!!!! (soldini soldini soldini).

    Forse legalmente avra' le colpe solo Ferrario...moralmente pero' qualcuno dovrebbe fargli compagnia...


     
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  14. giokkio
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    concordo pienamente! purtroppo con questa vicenda si è oscurato un fumetto che (anche se non mi piace il genere) poteva essere buono..magari ancora di più se disegnato nello stile classico di Ferrario.

    Riguardo allo stile poi, sinceramente non capisco neanche come uno stile ibrido possa riscuotere successo. Capisco la sperimentazione, anche perchè il fumetto ne ha bisogno(che non c'entra una mazza col fatto di ibridare gli stili), ma se io fossi un fan dello stile e della sintesi propria dei manga non guarderei di buon occhio uno stile a metà tra manga e (ad esempio) il fumetto americano.

     
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  15. SAMURALE
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    condivido in pieno...soprattutto se lo stile di ferrario fosse rimasto quello suo solito...

    io in realta' ho detto il contrario riguardo alla mescolanza.


    ci sono autori che hanno mescolato le due cose in maniera funzionale e esteticamente bella
    ma soprattutto trovando una loro originalita'.
    Penso alla De grimani o alle Sky Doll della PAvesio...


    E' invece quando si vuol disegnare strettamente manga che ho difficolta' a trovare un senso nell'operazione. Proprio perche' non si e' manga ma italiani..altra cultura, altro pianeta...

    un conto e' amarli da lettori (e sono un fan di grendizer e c dai 70!) o cmq. essere appassionati dalla loro civilta',,,, un conto emularli o voler diventare disegnatori nel genere.
    Un disegnatore giapponese vive sulla propria pelle ogni giorno il suo mondo la sua cultura...noi non possiamo che stare dietro a ruota ma mai raggiungerli o superarli.

    Qualsiasi sia il risultato, un manga disegnato da un italiano e' pari al prosciutto crudo di parma prodotto in china per intenderci...
    Stessi ingredienti, stesso procedimento ma il risultato magari solo per dei dettagli e' differente e sicuramente inferiore.

    aggiungo il colpo di grazia? ma si...

    tanto piu' che parlando concretamente e' stupido cercare di basare un percorso lavorativo/professionale duraturo su un mercato che e' tutto tranne che esterofilo.




    Edited by SAMURALE - 28/7/2009, 18:29
     
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