IL MALE: Si pagano o no gli artisti?

Tavola Rotonda fra autori

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  1. Enry84
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    Riguardo all'affermazione "per me l'e-book non prenderà mai il posto della carta stampata", secondo me è interessante leggersi questo post su Baionette Librarie (volendo si può anche continuare qui). Non so se la situazione dei libri possa adattarsi perfettamente a quella dei fumetti. Ma c'è da riflettere. :)
     
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  2. OniBaka -
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    Luca, serenità a tutti :), non me la sono presa personalmente essendo sconosciuto non potevo prendermela personalmente, dato che nessuno conosce un mio lavoro completo hehehe, solo mi sembrava un po troppo forte per la categoria debuttante ciò che dicevi :) a parte questo, grazie del complimento, sono felice ti piacciano le mie cose.
    Da buon Ligure di confine spero un giorno di passare sti 10 kilomentri e sbarcare in Francia allora hehehe.

    le discussioni sull'ecomics sono molto interessanti, ma forse da poco geek e classicista come sono nel profondo non lo vedo come un vero futuro, un po come il 3d nel cinema che sta gia fallendo dopo neanche un anno, ogni tanto rispunta fuori, dura u po e poi si estingue.

    ho letto il post Enry ma non riesco a essere daccordo comunque, perchè nella questione libro/ebook vi è da mettere insieme troppe variabili che fanno preferire sempre un liro a mio parere, l'e book magari potrà prendere piede ma rimarra sempre in minoranza rispetto alla editoria classica un po come gli audilibri.
     
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  3. Luca Erbetta
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    Tanti di noi sperano diventi quello che è stato la televisione per il cinema.
    cioè una valida e complementare alternativa.

    Il problema è che non vorremmo che chi fa "televisione" perché non può fare il "cinema", non venisse sottopagato...
    (che, guarda caso, è il punto di partenza di questo tread)
     
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  4. OniBaka -
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    no ma infatti voi fate benissimo a lottare e questo lo apprezzo perchè è una cosa che state facendo alla fine anche per noi che forse in un futuro faremo questo lavoro.
     
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  5. Faureiana
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    CITAZIONE (Luca Erbetta @ 11/8/2010, 15:45)
    Caro Oni, mi dispiace che tu abbia perso sul personale quello che ho detto.
    Se le mie parole ti sono apparse come una critica al valore del tuo lavoro, me ne scuso. Non era mia intenzione. Anzi, da quel poco che ho visto posso dire che il tuo lavoro mi piace molto!

    Io mi ritengo molto fortunato a potermi permettere di fare il fumettista di mestiere, e mi stupisco ancora adesso del perché certi editori fanno lavorare me e non altra gente. Forse ho un gran culo.

    Lo so che a te come giovane autore ti senti contento.
    Ma come ho detto e ribadisco ora ci sono altre possibilità che permettono agli autori di avere visibilità anche maggiori.

    L'e-comics è già una realtà e se grosse società stanno investendo enormi capitali in quella direzione, un motivo ci sarà.

    Il fumetto di carta è la cosa più belle del mondo.

    Ma se poi a leggerlo sono solo 100 persone, tanto più quando il prodotto è valido, allora c'è qualcosa che non va.

    Abbiamo fallito il nostro scopo primario che è quello di comunicare la nostra arte al maggio numero di persone possibili (eventualmente ricavandoci pure qualcosa).



    Riguardo all'e-comic, sapevo che non avrei dovuto tirarlo in ballo perché ora mi tocca spiegare la situazione (parlo del mercato francese perché la sto seguendo passo passo da vicino), che riassunta in breve (ma è moolto più complessa ) è la seguente:

    1) Gli autori non vogliono che le cose stiano come adesso. Vogliono avere delle giuste condizioni di compensazione su un prodotto che sarà in piccola o grande parte il prodotto del futuro. Insomma non vogliono prendersela in quel posto da qui a qualche anno.
    Solo dopo una campagna di firme on-line di più di 1000 autori gli editori hanno concesso un confronto aperto con il Sindacato riguardo alla questione.

    2) gli editori sostengono che fumetto di carta e fumetto elettronico sono essenzialmente la stessa cosa e quindi soggetta alle stesse regole contrattuali. Il sindacato sostiene che si tratti di un adattamento e quindi per legge deve avere un trattamento diverso con percentuali adeguate.

    3) gli editori sostengono di avere diritto ad una cessione contrattuale sui diritti lunghissima, come quella per i libri.
    Il Sindacato sostiene che questo sia ingiusto, in quanto ancora adesso non esiste un chiaro modello economico per l'e-comic.

    4) Gi editori vogliono mantenere per gli autori le stesse percentuali sulle royalties che ha il libro cartaceo (di fronte ad una netta riduzione delle spese di produzione).
    Peccato che ad una diminuzione del 50, 60% del prezzo di copertina non è assicurato il raddoppio delle vendite.

    5) Gli autori giapponesi prendono il 30% sul prezzo di un e-comic. Gli americani il 20, 25%. In Francia gli editori propongono il 7, l'8 %.

    6) Le ristampe di un prodotto cartaceo andato esaurito sono soggette ad alcune condizioni, ma come si può dire che un e-comic sia esaurito?
    Gli editori non propongono alcuna alternativa.


    Questo è solo per darvi un idea di quello di cui si sta discutendo.

    adesso è decisamente più chiaro, che era un po' il senso della mia domanda. :)

    però sul punto due non sono molto daccordo: un prodotto fatto per essere un e-comic è equiparabile ad un fumetto cartaceo. nuovo per nuovo, si fa basandosi sulle "regole" di un e-comic piuttosto che di un cartcaeo. Quindi si, secondo me sarebbe la stessa cosa.
    mentre se è una cosa pubblicata su carta che viene POI riproposta come e-comic... allora si, è un adattamento (a meno che non si sviluppino sistemi di lettura e rirpoduzioni pari ad avere in mano lo stesso identico fumetto stampato)
     
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  6. Luca Erbetta
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    CITAZIONE
    però sul punto due non sono molto daccordo: un prodotto fatto per essere un e-comic è equiparabile ad un fumetto cartaceo. nuovo per nuovo, si fa basandosi sulle "regole" di un e-comic piuttosto che di un cartcaeo. Quindi si, secondo me sarebbe la stessa cosa.
    mentre se è una cosa pubblicata su carta che viene POI riproposta come e-comic... allora si, è un adattamento (a meno che non si sviluppino sistemi di lettura e rirpoduzioni pari ad avere in mano lo stesso identico fumetto stampato)

    Infatti questa è una delle cose che si sta cercando di chiarire.

    Purtroppo sugli attuali contratti stipulati per il prodotto cartaceo, da parte degli editori è prevista la clausola di un eventuale edizione elettronica alle stesse condizioni di quella cartacea, e non come un adattamento, che sarebbe soggetto a ben altre tariffe.
     
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  7. filodichina
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    quoto

    Fau, intendo.
     
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  8. MicGin
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    CITAZIONE (kettyformaggio @ 11/8/2010, 14:50)
    CITAZIONE (Faureiana @ 11/8/2010, 14:19)
    Avete francamente rotto le scatole. Tutti.

    La discussione POTREBBE essere interessante se non fosse per le CONTINUE ripicche personali del "io la dico più grossa".

    Sembrate bambini dell'asilo.

    Siamo in forum dove ci si potrebbe tranquillamente dare del tu e parlare civilmente anche con un linguaggio "moderno" (no, il moderno non comprende parolacce e insulti, ma un po' di discussione calda ci sta pure) e comprensibile anche ai non addetti per evitare di non comprendere causa paroloni ectect.

    Se avete bisogno di riverenze, maestranze e titoli vari... va beh, forse un forum pubblico non è il luogo più adatto. Non so se ve ne siete accorti ma c'è gente che qui sopra legge e magari ha 14 anni e tanta voglia di capire cosa sta dietro ad un mondo così complesso...

    ... non è che ne state dando proprio un bell'esempio.

    Non si va tutti d'amore a daccordo, ma ste beghe proprio non si possono vedere....

    eddai.

    Fau ha di nuovo ragione.
    Niente insulti.
    Son tornata dal pranzo e ritrovo cose poco piacevoli.

    Michele Ginevra, ti prego, non cointinuare ad insultare.
    Cancello i tuoi insulti, ma se lo rifarai ne pagherai le conseguenze. Vale anche per gli altri.

    Usate la tecnica di Bilbo Baggings se proprio volete esprimere la poca stima che provate verso qualcuno.

    Va benissimo così.
    Accetto volentieri la moderazione, che andava attivita anche prima.
    So benissimo di aver risposto a tono e l'ho fatto deliberatamente per interrompere la spirale che si era creata.
    Ormai l'esperienza insegna.

    Fau, scusami!
    Se ritieni che alcuni contenuti vadano riformulati in modo più accessibile anche per i più giovani, chiedi pure e provo ad essere più chiaro.

    Però consideriamo che autori e settori non sono uguali.
    Per capire cosa è giusto pretendere, chiedere, dare, bisogna fare delle distinzioni.

    ps geniale il richiamo a Bilbo Baggins!
     
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  9. kettyformaggio
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    I discordi in Francia sull'argomento sono davvero avanzati rispetto all'italia.
    image

    Abbiamo davvero bisogno che la categoria prenda coscenza di sè.
    Come ha iniziato a fare il SILF, come hanno fatto i fumettari dell'AFUI e come spero che faranno altre categorie nel nostro campo.

    Luca, toglimi una curiosità, sai in sintesi qual'è la situazione degli aspiranti fumettisti in francia?
    Ci sono le beghe che ci sono da noi? E ci sono piccoli editori o riviste che supportano gli esordienti?


    Sulla questione ecomics, io penso che quelli di adesso siano solo su un diverso supporto. Secondo me gli ecomics sono risultato di una interazione tra fumetto e lettore digitale:
    quando li facevamo nel 2002 erano ancora prodotti sperimentali. In noi credette solo la defunta società telefonica Blue. Ma noi facevamo fumetti animati, fatti appositamente allo scopo. Non erano trasposizioni di fumetti già stampati. Forse anche per questo i costri di produzione erano troppo alti e non andarono da nessuna parte.

    Vi voglio mostrare un esempio, i disegni e l'idea sono del bravo Mauro Mason.




     
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  10. MicGin
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    CITAZIONE (Luca Erbetta @ 11/8/2010, 16:23)
    CITAZIONE
    però sul punto due non sono molto daccordo: un prodotto fatto per essere un e-comic è equiparabile ad un fumetto cartaceo. nuovo per nuovo, si fa basandosi sulle "regole" di un e-comic piuttosto che di un cartcaeo. Quindi si, secondo me sarebbe la stessa cosa.
    mentre se è una cosa pubblicata su carta che viene POI riproposta come e-comic... allora si, è un adattamento (a meno che non si sviluppino sistemi di lettura e rirpoduzioni pari ad avere in mano lo stesso identico fumetto stampato)

    Infatti questa è una delle cose che si sta cercando di chiarire.

    Purtroppo sugli attuali contratti stipulati per il prodotto cartaceo, da parte degli editori è prevista la clausola di un eventuale edizione elettronica alle stesse condizioni di quella cartacea, e non come un adattamento, che sarebbe soggetto a ben altre tariffe.

    La riedizione è cosa diversa dall'adattamento. Ed è diversa anche dalla trasposizione.
    Bisogna vedere come cambia l'opera da una piattaforma all'altra.
    Vengono modificate le tavole? la durata della storia, i testi?
    Allora è un adattamento.

    I personaggi del fumetto diventano personaggi di un film o di un cartone? allora è una trasposizione.

    Tutto rimane identico dal cartaceo al digitale? allora è una riedizione.

    Non esistendo tariffari di riferimento ma usi e consuetudini nel definire le forbici percentuali, quando arriva qualcosa di nuovo è il potere contrattuale a dettare le regole. Vuoi andare sull'Ipad? ecco che le condizioni sono in qualche modo a favore di chi gestisce la nuova piattaforma. a scapito degli altri. E' una situazione in evoluzione.
    Appunto, consultate i link proposti da claudio calia relativi agli interventi di Loredana Lipperini che ne ha trattato anche su Repubblica un decina di giorni fa: gli autori di romanzi sono decisamente arrabbiati...
     
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  11. Luca Erbetta
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    Esatto, ma siccome gli editori, dal punto di vista contrattuale, fanno un unico calderone in cui mescolano la varie cose senza distinguerle, a noi non va bene.
     
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  12. MicGin
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    Sto dando un'occhiata panoramica ai vari forum di kinart attivi. Correggetemi se sbaglio: non c'è ancora una pagina statica sui temi che qui stiamo trattando, ma ci sono discussioni specifiche con le relative risposte, alcune anche un po' datate.
    Butto qui una proposta: perché non creare una o più pagine in cui si mettono a disposizione le definizioni basilari che riguardano il rapporto tra l'autore, la sua opera e l'eventuale editore?
    Ovviamente sono pronto a contribuire, ma penso potremmo trovare anche altre persone più che disponibili a fornire competenze tecniche e anche patrocini.
    Anche se penso che la cosa più importante sia come presentare in modo chiaro e corretto nozioni che non sempre lo sono.

    se ci fosse già scusatemi per non averla trovata.

    CITAZIONE (Luca Erbetta @ 11/8/2010, 16:56)
    Esatto, ma siccome gli editori, dal punto di vista contrattuale, fanno un unico calderone in cui mescolano la varie cose senza distinguerle, a noi non va bene.

    certamente!
    e per poter replicare a tono, bisogna conoscere come stanno le cose...
    se no si firmano i contratti che ho avuto modo di vedere in passato...
     
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  13. Luca Erbetta
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    Ketty, per quel che riguarda i micro editori francesi, credo che la situazione sia più o meno simile a quella italiana.
    La differenza sta nei piccoli o medi editori, quelli che per noi potrebbero essere Star e Aura,
    Sono tanti ed hanno tariffari variabili, ma si parla comunque di 90, 100, 150 euro a pagina.
    E poi esistono i grandi editori che fanno anche cose più di nicchia o sperimentali (del tipo 100 pagine a 10000 euro).
     
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  14. Seila
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    CITAZIONE (MicGin @ 11/8/2010, 17:00)
    Butto qui una proposta: perché non creare una o più pagine in cui si mettono a disposizione le definizioni basilari che riguardano il rapporto tra l'autore, la sua opera e l'eventuale editore?

    In effetti ci sono consigli utili ma sono stati un po' frammentati per il forum, a parte per la board Come presentarsi ad un editore

    Ci sarebbero + discussioni e board da sistemare, non solo quella, ma sono STRA felice della piega che sta prendendo ora la discussione, dopo tanti battibecchi da bambini dell'asilo (Fau, hai ragione e chiedo scusa anche io, ma a certi toni ti viene da rispondere solo con la stessa moneta - e vedo che continua nonostante anche la diretta scusa di Ketty), leggo con curiosità e voglia di apprendere le vostre esperienze.

    Grazie Ketty per aver allargato la discussione e un grazie ancora più grande a chi è intervenuto.
     
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  15. OniBaka -
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    CITAZIONE (Luca Erbetta @ 11/8/2010, 17:03)
    Ketty, per quel che riguarda i micro editori francesi, credo che la situazione sia più o meno simile a quella italiana.
    La differenza sta nei piccoli o medi editori, quelli che per noi potrebbero essere Star e Aura,
    Sono tanti ed hanno tariffari variabili, ma si parla comunque di 90, 100, 150 euro a pagina.
    E poi esistono i grandi editori che fanno anche cose più di nicchia o sperimentali (del tipo 100 pagine a 10000 euro).

    azz mi spiace di aver venduto casa a Nizza dopo aver letto questo, se lo sapevo mi ci trasferivo domani hehehe però ne ho una a 10 kilomentri da Menton, mumble mumble hehehe
     
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859 replies since 14/6/2010, 18:27   25270 views
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