IL MALE: Si pagano o no gli artisti?

Tavola Rotonda fra autori

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  1. kettyformaggio
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    CITAZIONE (KoShiatar @ 29/6/2010, 12:17)
    Questa storia è uscita con Emanuela Lupacchino. Il suo consiglio è: rifiutate, i lavoro pagati arrivano. Così è stato per lei, e devo dire anche per me (per quanto mi paghino poco assai).
    Io trovo che non farsi pagare voglia dire 1)sminuire il valore del proprio lavoro (a meno che tu non lo faccia come favore ad amici o come regalo) e 2) alimentare il sistema degli editori che non pagano!
    Vuoi che lavori? Mi paghi. Stop. Non lavora gratis nemmeno la donna delle pulizie, perché dovrei farlo io, con un lavoro che richiede skill che non tutti hanno?

    Va detto che mi permetto di fare questo discorso perché ho un lavoro di 8 ore al giorno che mi mantiene e mi permette molti sfizi, tra cui quello di non impazzire per cercare visibilità tramite la pubblicazione gratis perché se rimango 6 mesi senza incarichi, pazienza.
    Però... se anche un fumettista professionista lavora gratis... non mangia esattamente come se non lavorasse, giusto? E anche la cosiddetta visibilità di solito in questo mondo non vale nulla se poi non hai gli agganci giusti. Quindi che lo si fa a fare?

    Emanuela ha fatto il percorso giusto che dovrebbero fare tutti.

    Me la ricordo perfettamente a Mantova comics di due anni fa. Aveva il suo book e le tavole erano già di qualità professionale. Ma non aveva ancora pubblicato per nessuno.
    Lei ha sicuramente pensato:
    "prima acquisisco competenze professionali nel fumetto e poi mi propongo."
    E ha fatto bene, perchè è stata notata da DiBernardo che l'ha fatta pubblicare con Arcadia, e poi ha lavorato con IDW e poi la Marvel.

    Insomma, esordienti, se avete la mano buona proponetevi e date del vostro meglio, ma non fatevi prendere in giro!

    CITAZIONE (:Mahun: @ 29/6/2010, 12:35)
    CITAZIONE (kettyformaggio @ 29/6/2010, 12:32)
    Esordiente senza esperienza ne fama?
    No, non hai capito. Se tu esordiente ti sei allenato abbastanza per saper disegnare un fumetto devi pretendere di più.
    Altrimenti resti ad allenarti sulla tua scrivania o nella tua scuola di fumetto ancora un pò. Accettare compromessi per una pubblicazione che non porta a NULLA è soltanto dannoso, anche per l'esordiente!

    Cioè l'esordiente vicino alla qualità professionale di disegno accetta di pubblicare gratis e la casa editrice che lo sfrutta promette visibilità, ma MENTE, perchè?

    - il tuo fumetto pubblicato da Xeditore verrà stampato in una 50 di copie se va di lusso, e lo comprerai solo tu e i tuoi parenti
    - Xeditore non ha soldi da spendere con te, figurarsi se spende tempo a correggere i tuoi errori e a migliorati, come farebbe qualsiasi casa editrice pagante con un editing vero, quindi tu esordiente non impari NULLA da questa esperienza
    - se l'esordiente va con il suo fumetto pubblicato da Xeditore in mano da una casa editrice seria, la casa editrice seria non terrà in minimo conto quella pubblicazione, perchè sa PERFETTAMENTE che l'esordiente è passato da Xeditore solo per fare numero nel catalogo dei titoli pubblicati.


    Più chiaro di così non so dirlo.

    Ci sono casi editrici aperte agli esordienti assolutamente sconosciuti? Mi risulta difficile crederlo. Quali sono?

    Intendi Editori Paganti, vero?
    Cronaca di Topolinia, parlando di fumetti realistici e piccoli editori, per esempio. Poi capita che uno sconosciuto entri anche in case editrici più famose. Olmo-Ciro Cangialosi, utente di questo forum, è entrato a fare il colorista di Lupo Alberto grazie ai suoi meriti. Non l'ho mica messo io lì. Ha fatto le prove da solo e lo hanno preso.
    E il GGstudio? è uno studio, ma se sei in gamba ti tirano dentro e poi lavori a pagamento.
    In star comics entrano anche esordienti!
    I Fratelli Cestaro sono entrati in BONELLI da esordienti. GIURO. Erano bravi e ci sono entrati con il loro primo lavoro pubblicato.

     
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  2. :Mahun:
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    E per quanto riguarda il mercato del fumetto umoristico?
     
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  3. gazza998
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    Per quanto riguarda il fumetto umoristico ti rispondo io, che alla scorsa lucca ho avuto modo di parlare con diversi editori.
    Il fumetto umoristico è morto!!
    ok, scherzavo. Distinguiamo fra due cose principali: lavorare con personaggi già esistenti (tipo lupo alberto, cattivik) o personaggi da te creati.
    Nel primo caso se disegni umoristico li conoscerai già quali sono e puoi candidarti oppure tampinare autori e case editrici alle fiere.
    Nel secondo caso invece la situazione è più difficile.
    Il mercato del fumetto umoristico è principalmente migrato nel web. Almeno per quello che riguarda le strisce. Quindi il consiglio è farti notare dal web, e poi la carta magari arriverà (vedi A panda piace o Eriadan e altri fumetti della scuderia Shockdom). Se invece hai una storia articolata (come quella che ho io) il discorso è più difficile. Non c'è tanto mercato, o almeno questo è quello che ho compreso in un week end di fiera. Poi magari qualcuno ha più informazioni di me e può aiutarti di più
     
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  4. giac-
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    CITAZIONE (gazza998 @ 29/6/2010, 14:13)
    Per quanto riguarda il fumetto umoristico ti rispondo io, che alla scorsa lucca ho avuto modo di parlare con diversi editori.
    Il fumetto umoristico è morto!!
    ok, scherzavo. Distinguiamo fra due cose principali: lavorare con personaggi già esistenti (tipo lupo alberto, cattivik) o personaggi da te creati.
    Nel primo caso se disegni umoristico li conoscerai già quali sono e puoi candidarti oppure tampinare autori e case editrici alle fiere.
    Nel secondo caso invece la situazione è più difficile.
    Il mercato del fumetto umoristico è principalmente migrato nel web. Almeno per quello che riguarda le strisce. Quindi il consiglio è farti notare dal web, e poi la carta magari arriverà (vedi A panda piace o Eriadan e altri fumetti della scuderia Shockdom). Se invece hai una storia articolata (come quella che ho io) il discorso è più difficile. Non c'è tanto mercato, o almeno questo è quello che ho compreso in un week end di fiera. Poi magari qualcuno ha più informazioni di me e può aiutarti di più

    "Realisticamente" c'è solo Disney, Rainbow, RedWahle e il Giornalino che danno qualche piccola possibilità di lavorare con l'umoristico oggi in Italia.
    Il Lupo e Cattivik sono out a meno che qualcuno non faccia fuori me o il cannetta ( Bruno Cannucciari )...ma avverto, abbiam la pelle dura! :shifty: :woot:
     
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  5. :Mahun:
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    Capisco...

    E per fumetti diciamo alla "Aterix ed Obelix"?
     
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  6. kettyformaggio
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    CITAZIONE (:Mahun: @ 29/6/2010, 14:42)
    Capisco...

    E per fumetti diciamo alla "Aterix ed Obelix"?

    Aggiungo all'elenco di Giac anche il Messaggero Dei Ragazzi. E lo studio Redwhale. GP publishing. Play press.
    E poi anche editoria per ragazzi in senso stretto, libri come quelli di Geronimo Stilton, Milla e Sugar, libri di varie case editrici come quelli della mondadori ragazzi. O anche la Play press che fa molta roba per le edicole. O libri didattici sempre pieni di illustrazioni.

    Ha... Cronaca di Topolinia fa anche fumetti in stile cartoon, vedi per esempio Eternopolis, Gothic, sol mirror.

    E se sei in gamba a disegnare, non hai limiti, puoi fare cartoni animati, lavorare per l'estero...
    Per certi versi il disegnatore umoristico se è in gamba ha più possibilità del disegnatore realistico di trovare una strada. C'è parecchio da fare nel settore dell'illustrazione, persino della pubblicità e dei giocattoli.

    E poi come diceva Diego Cajelli, sostentandosi con lavori più commerciali puoi anche permetterti cose più autoriali. Guarda quel geniaccio di Armentaro. Ha uno stile disneyano e sicuramente campa con quello, ma la sua forte creatività nel settore della satira esce prepotente e gli permette visibilità e di sicuro qualche guadagno. Oppure hai tempo di preparare dei bei progetti col tuo stile di disegno humor da proporre all'estero.

    Concludo che in Francia fanno ancora moltissimi fumetti umoristici alla "asterix e obelix".
     
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  7. inuyasha80
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    Discussione interessante sia nel forum che nei vari blog.
    Lavorare gratis per editori che per loro precisa politica editoriale non pagano?! Mai!
    Inoltre vedendo i numeri che stampano credo si ottenga più visibilità esercitandosi su internet.

    Io sono un cosiddetto Wannabe e personalmente non mi interessa farmi fregare da un editore per poter poi dire agli amici che sono stato pubblicato.
    Sono contento di aver letto nel post di Kettyformaggio che ci siano casi di fumettisti che non hanno accettato questi compromessi per riuscire a farsi pubblicare "pagati".
     
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  8. kettyformaggio
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    Un altro tassello alla discussione lo da Roberto Recchioni che, anche se dice che si era tenuto in disparte perchè la sua è una visione parziale, ci offre un ottimo punto vi vista alternativo al problema esposto.
    Lode a Roberto, mi capita spesso di acquisisre nuove prospettive quando leggo il suo blog.
    E per questo parlerò anche in altri topic di questa rivista Picnic, anche se non l'ho ancora avuta in mano.
    http://prontoallaresa.blogspot.com/2010/06...iserie-del.html

    CITAZIONE
    30.6.10
    Le Déjeuner sur l'Herbe e le miserie del nostro settore.

    image
    Ultimamente, nella blogosfera fumettistica, non si fa altro che parlare di soldi, di condizioni lavorative e di mercato.
    Non sono entrato nel merito di queste chiacchiere per due ragioni:
    la prima è perché discussioni del genere sono state fatte e rifatte centinaia di volte e dopo sedici anni di attività professionistica mi sono rotto le palle di leggere e scrivere sempre le stesse robe.
    La seconda è che chiunque intervenga in questo genere di discussioni porta sempre e solo la sua esperienza, limitata al suo contesto e nulla di più. Che è come andare a chiedere il senso della vita alla singola tessera di un puzzle. Una tessera di quelle che sono un pezzetto, piccolissimo, di un cielo molto vasto e uniforme.
    Una cosa parziale, insomma.

    NEL FRATTEMPO...
    ...mentre i soliti nomi della rete si sono messi a discutere, a polemizzare, a guardarsi l'ombelico, a fare voli pindarici e conti della serva, qualcuno si è tirato fuori dai giochi e ha ha fatto la sua cosa nella casa, riuscendo a trovare, in un sol colpo, il corrispettivo fumettistico dell'uovo di Colombo, del Wii, e della cura del cancro.

    Parlo di Pic-Nic.


    Che cos'è Pic-Nic?
    E' una rivista a fumetti free press, creata dai Super Amici e dall'agenzia di comunicazioni Xister.

    Come si presenta Pic-Nic?
    Il suo primo numero è composto da tre albi a colori (per un totale di 150 pagine di fumetto), di grande formato e notevole qualità di materiali e stampa, raccolti insieme in un cofanetto in cartoncino dalla grafica accattivante.

    Chi ci lavora su Pic-Nic?
    Sul primo numero ci trovate Palumbo, Bacillieri, Tuono Pettinato, Mizuno, Varon, Lrnz, Ghermandi, Maicol e Mirco, Dr.Pira, Squaz, Baronciani, Ratigher, Toffolo, Carnevali.

    Dove lo trovate Pic-Nic?
    Se lo volete cartaceo, lo trovate QUI, ma presto la distribuzione di dovrebbe allargare. Se vi basta la versione digitale, QUI.
    Tutto gratis, ovviamente.

    Come fa a esistere Pic-Nic?
    Ecco, questa è la magia.
    I Super Amici, invece di andare a bussare alle porte dei soliti editori, si sono affidati a una agenzia di comunicazioni proponendogli il loro progetto, e l'agenzia, trovando valida la loro proposta, si è attivata, procurandogli i soldi necessari per realizzarla.
    Come?
    Con la pubblicità.
    Il primo numero di Pic-Nic è interamente sponsorizzato Fornarina, il prossimo potrebbe contenere inserti pubblicitari di una qualsiasi altra marca o prodotto.
    Ogni numero di Pic-Nic uscirà quando l'investimento necessario per produrlo sarà coperto dalla pubblicità.
    Cominciate a capire dove sta la vera innovazione?
    Facciamo un esempio. Grossomodo, le cose stanno così:

    diciamo che per coprire i costi vivi (realizzazione dei fumetti, cura editoriale, costi di stampa e allestimento e distribuzione), un numero di Pic-Nic costi 50.
    Diciamo che vogliamo coprire quella cifra ma anche guadagnare, quindi informiamo l'agenzia di comunicazioni che abbiamo bisogno di 150.
    L'agenzia si attiva e trova un'azienda grossa, facciamo l'esempio della Fornarina, proponendogli di mettere le sue inserzioni su un oggetto editoriale ad alta tiratura, indirizzato a un pubblico vicino al settore dell'azienda stessa e distribuito gratuitamente. Il prezzo della pubblicità è 300.
    Per la Fornarina quel 300 è una cifra irrisoria. Come azienda, ogni anno, spende una cifra di molto superiore per stampare i suoi cataloghi che vengono regalati nei negozi di tutto il mondo, o per pagare il singolo passaggio televisivo di uno spot.
    In più, l'oggetto editoriale proposto dai Super Amici ha alcuni vantaggi: a differenza del catalogo e dei volantini, per esempio, la gente tenderà a non gettarlo via ma a collezionarlo e, soprattutto, lo sfoglierà con attenzione perché pieno di contenuti e non di sole pubblicità. Quindi l'azienda, trovando la sua convenienza, sgancia i 300.
    A quel punto, non resta che stampare e distribuire il fumetto e aspettare che la gente se lo porti a casa, gratuitamente.

    E alla fine, vincono tutti.
    Vincono i curatori e gli autori del progetto, che vengono pagati bene e non hanno alcuna pressione derivante dal dover affrontare il mercato visto che il loro prodotto è gratis e non deve vendere per sostenersi.
    Vince l'agenzia di comunicazione, che ha la sua stecca sui soldi della pubblicità.
    Vince l'azienda inserzionista, che pubblicizza i suoi prodotti all'interno di un contenitore non volubile come le riviste di moda, i cataloghi, gli spot televisivi o la cartellonistica.
    Vince il lettore, che si trova per le mani 150 pagine di fumetti di grande qualità, stampate benissimo, gratis.

    Come dicevo: l'uovo di Colombo, il Wii e la cura per il cancro, tutto insieme.

    Adesso, senza prendere in esame i contenuti di Pic-Nic (che possono piacere o non piacere... a me, piacciono), bisogna riconoscere il merito ai Super Amici di aver ideato e messo in atto una vera e propria rivoluzione produttiva che, se percepita e emulata da altri editori, potrebbe cambiare per sempre il mondo del fumetto.
    Pensate allo stesso modello ma applicata dalla Disney.
    Topolino, l'ammiraglia settimanale Disney ha molti problemi, i cui due più gravi sono il calo delle vendite e il conseguente calo di inserzionisti pubblicitari.
    Immaginate una rivista Disney, composta da materiale di magazzino (quindi già pagato), che venga distribuita gratuitamente nei negozi di giocattoli, nelle librerie, fuori dalle scuole e via dicendo.
    Pensate alla semplice ricaduta mediatica che avrebbe una cosa del genere.
    Ne parlerebbero tutti gli organi d'informazione: la Disney regala i fumetti!!
    Pensate quanto, grazie al marchio Disney, alla gratuità del prodotto e alla risonanza mediatica, una simile rivista diventerebbe appetibile come strumento pubblicitario per qualsiasi azienda. Il mancato guadagno della vendita in edicola verrebbe ripagato dagli inserzionisti e il rischio d'impresa verrebbe azzerato (non essendo più legati alle vendite dirette).
    Figo, no?
    Peccato che non succederà mai.
    In Italia, nel settore del fumetto, non ci sono teste in grado di comprendere una cosa del genere. Non solo non si pensa mai fuori dalla scatola ma la scatola la si butta nel fiume, chiusa in un sacco, con dentro delle pietre.
    Giusto per farvi capire quanto è miope il nostro settore, sia dalla parte di chi i fumetti li produce sia da chi li fruisce, provate a cercare Pic-Nic su Google e badate a chi ne ha parlato.
    Se non avete voglia di farlo, ve lo dico io: un mucchio di blog e siti non fumettistici e uno o due legati al mondo del fumetto. Triste, non trovate?

    Autori, volete fare qualcosa di buono per il fumetto?
    Non state a discutere di soldi sul vostro blog.
    Promuovete Pic-Nic.
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  9. gazza998
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    io ce l'ho, e devo dire che è realizzata molto bene: una scatola di cartone con dentro 3 riviste a fumetti. Sulle storie, alcune mi sono piaciute molto e altre meno, ma tutte di qualità. Sarebbe solo da capire se sono interessati alla pubblicazione di esordienti.
     
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  10. ilcontedicagliostro
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    Visto che viene chiamato in ballo il buon nome di Cagliostro E-Press, che ha sempre lavorato tanto per valorizzare esordienti ed emergenti, mi si permetta di fugare ogni dubbio riguardo zone d'ombra che non esistono sul trattamento degli autori. Sino a dicembre 2009 non è stato possibile in alcun modo retribuire gli autori. Da gennaio 2010 siamo riusciti a varare un contratto di pubblicazione standard per i nostri autori che abbiamo sempre e comunque tutelato, anche prima.

    www.cagliostroepress.com/cagliostro/editore02.asp

    //

    FAQ sul contratto di pubblicazione

    - Oneri per gli autori che pubblicano con Cagliostro E-Press:

    Nessuno. Non è obbligatorio iscriversi all'Associazione per essere pubblicati.

    - Retribuzione per il disegnatore:

    Percentuale sulle vendite come rimborso spese.

    - Retribuzione per lo sceneggiatore/saggusta:

    Percentuale sulle vendite come rimborso spese.

    - Sfruttamento dei diritti, nel caso di proposte d'opere originali (durata di sfruttamento dei diritti sull'opera, sui personaggi, diritto d'opzione):

    36 mesi di sfruttamento del solo diritto di pubblicazione dell'opera per l'Italia. I diritti di paternità e sfruttamento rimangono all'autore/i che possono recedere in qualunque momento, allo scadere dei 36 mesi.

    - Tipo di promozione (acquisto spazi pubblicitari, presenza alle fiere del fumetto, promozione on-line, spedizione di copie per la stampa):

    Presenza alle fiere del fumetto, presentazioni in libreria, partecipazione a convegni e ad attività culturali, promozione on line, spedizione di copie per la stampa, scambi pubblicitari con altre realtà no profit.

    - Indicazioni sulla linea editoriale, sulla selezione delle opere, sull'impegno richiesto agli autori.

    L'Associazione Culturale Cagliostro E-Press fa editoria no profit finalizzata principalemente alla valorizzazione di esordienti ed emergenti.
    La nostra linea editoriale è la fantascienza e il fantastico in ogni sua declinazione con una particolare propensione alla sperimentazione nei generi di riferimento.
    L'attività editoriale è comunque solo uno degli aspetti delle attività dell'Associazione Culturale Cagliostro E-Press, il cui obiettivo è quello di diffondere la cultura del fumetto.

    //

    La nostra onestà intellettuale è limpida e abbiamo sempre informato e indicato chiaramente quali fossero le condizioni di collaborazione ad una struttura che non produce introiti per nessuno.

    Mi si permetta una piccola nota finale. Pubblichiamo autori da 5 anni e ci hanno dato fiducia anche scrittori. Abbiamo pubblicato più di 100 albi, tra libri a fumetti, riviste, saggi e tanto altro. Crediamo di avere ormai acquisito una certa esperienza su come si fa a valorizzare un autore e prova ne è che alcuni nostri autori grazie ai libri pubblicati per noi sono stati notati anche da DC comics, Star Comics, Coniglio Editore e altri.
    Alla luce di ciò, se un autore scrive ad un editore senza informarsi su che tipo di editore va a contattare e *pretende* delle condizioni di collaborazione diverse da quelle che chiaramente sono indicate pubblicamente dall'editore che contatta, credo il problema non riguardi la *malafede* dell'editore ma l' *inesperienza* dell'autore.

    ps: I Cestaro entrarono in Bonelli dopo l'esperienza in edicola su Engaso 0.220, creato tra gli altri da Enzo Troiano. Erano gli anni '90.
     
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  11. kettyformaggio
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    "Cagliostro" che all'anagrafe si chiama Giorgio Messina, presidente dell'associazione omonima e titolare di vari titoli all'interno del sito web FdA mi ha chiesto in via privata di rettificare alle mie inesatte affermazioni (che lui ha avuto modo di contestare riportando il testo di cui sopra) in questo topic.

    Ebbene, io gli do totale diritto di replica, ovviamente nel rispetto della netiquette del forum.
    Poichè questo è appunto, un forum di discussione dinamico, alcuni messaggi precedenti in ordine di tempo possono rappresentare un punto di vista su un fatto prima di venire a conoscenza di elementi ulteriori. Non mi sembra opportuno che tutti gli utenti vadano a rettificare le proprie opinioni precedentemente espresse nel forum, quanto più possono esprimerle in qualsiasi momento se queste vengono a modificarsi nel tempo.

    Nel Casus Belli quindi, ritengo che il signor Messina abbia tutto il diritto di rettificare opinione che gli paiono inesatte.




    Informo gli utenti del forum che su altri forum , cioè Comicus forum nella discussione intitolata "LUCCA: CI SARANNO GLI STATI GENERALI DEL FUMETTO?" sezione offtopic, si sta discutendo di creare una tavola rotonda per lucca comics per parlare tra autori ed addetti ai lavori proprio di questo argomento. Se tale riunione si farà sarà mio piacere invitare tutti gli utenti di kinart a presenziarvi e invitare anche suddetto Cagliostro e qualsiasi editore o addetto al settore sia interessato a dire la sua.

    ps: io i gemelli Cestaro li conosco di persona (e che persone che sono!), e quando mi hanno raccontato del loro esordio hanno omesso di parlarmi della pubblicazione citata nel P.S. di Messina. Capite quindi amici utenti che ho ritenuto veritiere le affermazioni dei gemelli e le ho riportate in tutta onestà.
     
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  12. ilcontedicagliostro
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    CITAZIONE
    "Cagliostro" che all'anagrafe si chiama Giorgio Messina, presidente dell'associazione omonima e titolare di vari titoli all'interno del sito web FdA mi ha chiesto in via privata di rettificare alle mie inesatte affermazioni (che lui ha avuto modo di contestare riportando il testo di cui sopra) in questo topic.

    La precisione sembra non essere il punto forte della simpatica Ketty. Io non sono titolare del sito di Fumetto d'Autore (http;//www.fumettodautore.com). L'editore di Fd'A è sempre la Cagliostro E-Press, di cui io sono il rappresentante ufficiale in quanto Presidente.

    La simpatica Ketty addita *colpe* varie a Cagliostro E-Press ma poi dimostra di non conoscerne nemmeno bene l'assetto associativo.

    Ma la simpatica Ketty, prima di additare gli altri, soprattutto i *piccoli*, su cui è facile sparare perchè non hanno possibilità di dar da *mangiare* (quelli che danno da mangiare chissà perchè non vengono mai additati...), perchè non esplicita a noi tutti, con nomi, numeri e cifre i suoi contratti di collaborazione presenti e passati che ha stipulato con gli editori con cui collabora o ha collaborato?

    Penso sarebbe molto più istruttivo da parte sua verso gli esordienti e gli emergenti che capitano su questi lidi che parlare di cose che non conosce o di stilare elenchi di cattivi dove guarda caso ci sono realtà con cui lei non collabora e che riporta per senitto dire...

    Ad ogni modo, uso il diritto di replica così gentilmente concessomi dalla simpatica Ketty, per richiedere a lei e all'amministrazione di Kinart formalmente delle scuse pubbliche per avere detto delle inesattezza pubblicamente, alcune anche offensive nei confronti della Cagliostro E-Press.

    Ringrazio anticipatamente.

    Giorgio Messina
    Presidene
    Cagliostro E-Press

    ps: le mail private si chiamno private perchè restano private, ma questo particolare deve essere sfuggito alla simpatica Ketty.

    Edited by ilcontedicagliostro - 5/8/2010, 23:35
     
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  13. Faureiana
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    "stati generali del fumetto"?

    ovvero una rappresentanza di EDITORI-PROFESSIONISTI-WANNABE (ci tengo a precisare che questo nomignolo schifoso non è mio)

    scelti come?
    una tavola rotonda su invito?
    non una discussione in uno spazio pubblico?

    occhio perchè con un nome così...si rischia che il terzo stato si autoproclami unico vero rappresentate di categoria... e poi son cazzi XD

    quasi quasi comincio a leggere qualcosa su sta discussione...
     
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  14. fw190
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    Vai forte con l'ironia, eh conte?
    Scusami, ma se mandi un messaggio privato per chiedere una rettifica la rettifica sarà pubblica. Ketty non ha scritto altro che questo. E' stata offensiva? A me sembra che offensiva sia la tua replica.
    Ah, tanto per non confondere, parlo a titolo personale, che non rappresento in nessun modo Kinart.
     
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  15. gazza998
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    aggiornamento su Fumetto d'autore

    http://www.fumettodautore.com/editoriali/1...-prima-di-lucca
     
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859 replies since 14/6/2010, 18:27   25270 views
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