IL MALE: Si pagano o no gli artisti?

Tavola Rotonda fra autori

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  1. ilcontedicagliostro
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    CITAZIONE
    Visto che insisti a non volerci spiegare un bel nulla, ma accusi insultando lui a generici "altri", e basta, sei in ban per una settimana. Lo decido da sola. Ora non c'è tempo di consultare tutti gli altri MOD.

    E quanti giorni di (auto)ban ti sei inflitta per avere dato dello "sfruttatore" a me senza uno straccio di prova?
    Zero.
    E per essertene andata in giro a dire ai miei collaboratori di non collaborare con me perchè li "sfrutto"?
    Zero.
    Quando Ginevra o Di Virgilio mi hanno offeso, quanti giorni di ban gli hai dato?
    Zero.
    Il tuo senso del rispetto delle regole e dell'etica è semplicemente R I D I C O L O.

    Edited by foolys - 15/9/2010, 11:15
     
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  2. kettyformaggio
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    ...nuovamente insiste...
    io non le ho mai detto su questo forum che lei è uno sfruttatore.
    io parlo con chi mi pare, ed è mia facoltà consigliare loro di carcare dei lavori migliori.
    io non banno nessuno se si scusa e se argomenta, lei ne è un esempio.
    io non mi posso autobannare, sono stata richiamata per via dei miei errori e mi sono scusata.
    lei pensi alla moderazione nel suo sito internet, che nel nostro ci pensiamo noi.

    E ora veda di tornare IT. Altrimenti in base al reset che ha dato Sergio/Foolys un paio di pagine fa i suoi prossimi messaggi OT verranno cancellati.
     
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  3. foolys
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    Riposto il RESET, dato che potrebbe tornare ad essere una discussione intelligente:

    Piccolo riassunto per chi è appena arrivato e non ha nessuna intenzione (giustamente) di andarsi a rileggere 40 pagine :D

    in due parole, si è fatto cenno, o si è parlato più approfonditamente, di situazioni che spesso e volentieri vedono giovani (e non solo) fumettisti scontrarsi con situazioni economicamente ridicole o a volte inesistenti, a volte anche senza veri e propri contratti.

    Claudio Stassi, nel mentre, si è fatto promotore di un'iniziativa quale un incontro fra autori durante la prossima fiera di Lucca per cercare di fare il punto su una situazioni del genere, appoggiato da Luca Boschi, fermo restando che, a detta dello stesso Claudio, è ovviamente improponibile pensare che un semplice incontro possa cambiare le carte in gioco. Ma, e questo non può essere negato, da qualcosa sarebbe pur bene iniziare., principlamente per far capire a qualche eventuale giovane che un contratto deve sempre esserci, sta a noi rifiutare o accettare, quindi, come dire, ognuno è responsabile di quello di cui poi si lamenterà in seguito.

    Da lì sono partite una serie di, giusti, appunti su cosa possa esserci di sbagliato o di equivoco in un'operazione del genere, su chi prenderà la parola, come la prenderà, il tempo a disposizione, lo spazio etc... Questo più che dire "si vedrà" non mi viene altro... Sicuramente sarà veramente difficile.

    Diciamo che, di fondo, per quanto io stesso possa non essere così ottimista, di certo trovo sbagliato "dare addosso" a un'operazione che comunque di fondo non fa del male a nessuno, e soprattutto è assurdo criticare in partenza i suoi esiti quando ancora non è avvenuta.

    La risposta più "consistente", a mio avviso, è stata quella di Roberto Recchioni, che sul suo blog ha fatto addirittura una sequenza di post, molto lucidi e ragionati, concentrandosi proprio su tutti i gap intorno a questa fatidica riunione, senza attaccare nè Claudio nè l'incontro in sè, ma dando delle motivazioni specifiche sulla sua presa di posizione nel non volerla, come dire, sponsorizzare.

    Inutile quindi continuare a parlare della suddetta riunione, ad esempio, considerando che nè Claudio nè un Luca stanno qui a prendere atto di ciò che viene detto o criticato in merito, magari lo avranno fatto per le prime pagine, ma ormai... dirotterei perciò critiche e considerazioni ai loro rispettivi blog, non perchè vogliamo lavarcene le mani, ma semplicemente per semplificare la vita a chi vorrebbe una effettiva risposta a una replica.

    e perchè, appunto, ormai era diventato un topic fine a sè stesso.

    da adesso in poi, accettiamo soltanto:

    nuovi interventi di autori che vogliono raccontare la loro esperienza, senza offese gratuite o lamentele non supportate da vere ragioni.

    nuovi interventi di editori che vogliono, a sua volta, parlare delle loro "offerte", parlando magari di modalità contrattuali e cose del genere.


    tutto il resto sarà cestinato, senza offesa per nessuno (e già siamo stati troppo buoni dopo il primo tentativo di reset. dopo questo secondo avvertimento credo che non si potrà lamentare più nessuno).
     
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  4. foolys
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    in effetti, si è parlato non solo di editori, ma anche di associazioni.

    Un'associazione che ha una storia interessante è sicuramente quella gestita da Salvatore Taormina (ass. culturale Alex Raimond), con Cronache di Topolinia. Nonostante non arrivi bene in libreria (e, sinceramente, non so se dipende proprio dall'essere associazione o meno, non ho idea) ha sicuramente prodotto molto materiale in questi ultimi anni, con un'ottima media, che può vantare una scuderia di autori con tutta una serie di nomi che, proprio per via della buona qualità tecnica, sono anche "emigrati" verso case editrici di un certo livello, basti pensare a Roberto Di Salvo e Gianluca Gugliotta, che ormai lavorano attivamente per la Marvel Comics, o Giuseppe De Luca, fra Star Comics e la Francia.

    Ovviamente, qualcuno meglio di me potrà citare altri nomi con rispettive esperienze successive.

    Inoltre, ha avuto fra le file gente come Claudio Stassi, la nostra Ketty Formaggio, io ho fatto una serie di copertine... e da poco, nel forum, abbiamo come assidua frequentatrice Elena Mirulla, che ha sicuramente trovato in quella sede un suo stuolo di lettori.

    Ma come funziona?

    Come ha potuto attirare e promuovere tanta gente, magari anche "aspiranti fumettisti in erba" già alla ricerca di qualcosa che vada oltre la classica pubblicazione "aggratis"?

    Io, ad esempio, lavoravo già per Monster Allergy, ma non ho avuto remore a lavorare per Salvatore per un semplice motivo: paga.

    E bisogna dire che, in proporzione (dato che di certo non si parla di tirature da 10000 copie, e di conseguenza neanche di vendite strabilianti, perlopiù gestite nel territorio delle fiere), si tratta comunque di pagamenti rispettabili.
    Il che ha portato un ovvio interesse da parte di molti allievi "post Scuola del Fumetto", e non solo, che nella sua Associazione hanno trovato un buon posto per migliorarsi, vedersi pubblicati e anche, per fortuna, non lavorare aggratis.

    E la mia domanda è sempre stata: come è possibile che Salvatore, appunto, paghi gli autori, pur non vendendo chissà che, e molti altri editori o associazioni no (o magari pagano meno di lui)? E' un pazzo? Non gli importa di andare in pareggio? Bo. Mistero a cui io non so dare una risposta.

    Fatto sta che in un mondo dove attendo ancora soldi da parte di alcuni editori, è confortante disegnare una copertina e vedersela pagata senza battere un ciglio.
     
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  5. Luca Erbetta
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    è vero che però Taormina pretende gli originali in cambio della pubblicazione?
     
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  6. foolys
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    anche la Disney o la Piemme chiedono originali, se è per questo :)

    in ogni caso Salvatore ha sempre fatto una distizione fra pagamento con originali e senza, quindi ti dà una scelta, senza obbligarti. E comunque è pur sempre meglio di niente...

    Edited by Sergio *Foolys* Algozzino - 16/9/2010, 16:13
     
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  7. kettyformaggio
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    CITAZIONE (Luca Erbetta @ 16/9/2010, 15:25)
    è vero che però Taormina pretende gli originali in cambio della pubblicazione?

    No, non è vero.
    Compra gli originali che gli piacciono di più e li paga. E' per questo che ama i fumetti colorati a mano anzichè quelli con colore digitale.
    Ed è un vantaggio, a mio parere. Perchè è difficile vendere gli originali quando si è esordienti, e venderne qualcuno a me ha fatto sempre piacere.

    Una cosa Salvatore la pretende, questo è vero.
    Lui chiede a disegnatori e sceneggiatori di stare allo stand a fare le dédicaces (lo scrivo alla francese, perchè le fa fare sull'albo, come i francesi) e a parlare degli albi ai clienti. So che a molti da fastidio l'idea di stare a disegnare al banco (non capisco il perchè francamente, io adoro disegnare per il pubblico, lo faccio anche per ore di fila) ma ad altri piace farlo. Inoltre ogni tanto viene incontro agli autori più disponibili sorreggendoli nelle spese per le fiere.
    Probabilmente fa dei bei sacrifici per pagare gli autori, quindi chiede agli autori più partecipazione.
    Ogni tanto io torno ancora al suo stand a disegnare perchè siamo rimasti in buoni rapporti.

     
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    CITAZIONE (Sergio *Foolys* Algozzino @ 16/9/2010, 11:58)
    E la mia domanda è sempre stata: come è possibile che Salvatore, appunto, paghi gli autori, pur non vendendo chissà che, e molti altri editori o associazioni no (o magari pagano meno di lui)? E' un pazzo? Non gli importa di andare in pareggio? Bo. Mistero a cui io non so dare una risposta.

    Vorrei scoprirlo anche io!
    Non per diffidenza o malizia, vorrei saperlo dal momento che anche io faccio parte di un' associazione e a volte i conti sono difficili da far quadrare. :D
    spero che non sia OT (non è propriamente attinente al discorso pagamenti/contratti), ma vorrei raccontare la mia esperienza, che mostra un tipo di realtà editoriale che forse molti non conoscono.

    Nel 2008 siamo un piccolo gruppo di persone che fonda a Verona la Cyranocomics www.cyranocomics.org/news.php, un' associazione culturale che ha come fine quello di "riunire disegnatori, sceneggiatori e appassionati di fumetto"
    In breve tempo avviamo la pubblicazione di una rivista "contenitore" con fumetti, illustrazioni, interviste, rubriche e ci prefiggiamo di fare uscire un numero ogni 3 mesi.

    Il primo numero vantava una tiratura di (mi pare) 150 copie, aveva 30 pagine, dubbia qualità di stampa, e molti contenuti "acerbi"

    Attualmente l' associazione conta circa 50 iscritti, avremo uno stand nella zona editori a Lucca, le nostre pubblicazioni sono distribuite in tutta Italia grazie a Pan distribuzioni e abbiamo stampato da poco il numero 9 della rivista Comics Factory (50 pagine, la tiratura è quasi raddoppiata dal primo numero), insieme ad altri numeri di collane monografiche.
    Oltre alle pubblicazioni siamo molto attivi nella collaborazione con enti e associazioni, organizziamo corsi di disegno per aspiranti fumettisti, laboratori per bambini, mostre e presentazioni

    Ma ATTENZIONE, non lavoriamo come una casa editrice.

    Lo scopo principale dell' associazione, anche a distanza di anni, è rimasto quello di riunire appassionati di fumetto (proprio per questo abbiamo deciso di "accettare" solo persone di Verona e provincia, per non venire meno alla filosofia del "troviamoci per parlare e discutere di fumetti"), la pubblicazione sulla rivista è una cosa secondaria, una naturale conseguenza per gli associati che hanno i requisiti e la voglia per essere pubblicati.
    I meno esperti hanno la possibilità di crescere attraverso la pubblicazione sul nostro sito.
    Chi non ha voglia di fare niente non fa niente.
    Chi ha lavori/commissioni all' esterno è libero di spostare in secondo piano i lavori per l' associazione (a patto che avvisi per tempo ovviamente :D ).
    Nessuno pretende niente da nessuno.

    Abbiamo raggiunto questi risultati con l' impegno e la passione, ma soprattutto siamo riusciti a mantenere saldi i principi dell' associazione, diciamo che siamo come un club che si riunisce una volta a settimana per passare una serata a disegnare/parlare/confrontarsi tutti insieme, con la differenza che abbiamo una rivista distribuita a livello nazionale e la possibilità di essere presenti a tutte le maggiori fiere del fumetto del centro/nord Italia (Mantova Comics, Cartoomics, Lucca, per dirne alcune)

    i pochi soldi che entrano con la vendita delle riviste, i rari sponsor, i laboratori di fumetto (scuole, centri commerciali, feste di paese, manifestazioni, teniamo laboratori praticamente in ogni luogo :D ), e le commissioni che ogni tanto ci arrivano, sono reinvestiti nell' associazione.

    Quindi mi reputo molto fortunato di fare parte di questa grande famiglia, che non solo è formata da persone fantastiche, ma permette anche a molti autori di crescere professionalmente, farsi vedere in giro, disegnare alle fiere, e chissà che non funzioni da trampolino di lancio per qualcuno...

    Ci tenevo a far conoscere questa realtà, che non è nè quella della casa editrice nè quella di semplici appassionati che disegnano amatorialmente. :woot:
     
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  9. foolys
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    assolutamente non OT, anzi, è proprio quello che abbiamo chiesto. ti ringrazio per l'intervento.
     
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  10. adivirgilio
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    Parlando sempre di associazioni culturali, vorrei citare la Double Shot e mi piacerebbe che un loro rappresentante venisse qui a spiegare il loro modo di lavorare.

    Da lettore trovo che siano molto bravi, in crescita e con pubblicazioni veramente ben fatte e molto belle.
     
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    quali sono i vantaggi per un'associazione rispetto al classico editore? esistono vantaggi o sgravi fiscali o fondi?
    e gli svantaggi?
     
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  12. kettyformaggio
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    CITAZIONE (adivirgilio @ 16/9/2010, 23:21)
    Parlando sempre di associazioni culturali, vorrei citare la Double Shot e mi piacerebbe che un loro rappresentante venisse qui a spiegare il loro modo di lavorare.

    Da lettore trovo che siano molto bravi, in crescita e con pubblicazioni veramente ben fatte e molto belle.

    Lo hanno già fatto... sommersi in una delle pagine prima della 40. Fammela cercare che poi la linko.

    edit:
    Trovato.
    Dual, citato da Cus, è qui http://kinart.forumfree.it/?t=48763162&st=375
    subito dopo c'è Preacher. Cioè, la doubleshot.

    Edited by kettyformaggio - 17/9/2010, 02:26
     
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  13. Luca Erbetta
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    Visto che abbiamo parlato di prezzi e di Taormina, si potrebbe dire (grossomodo) quanto paga?
     
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  14. foolys
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    perchè la discussione deve vertere sempre in questi termini? ho chiesto, per favore, che il nuovo senso della discussione dovrebbe essere:

    interventi di autori

    interventi di editori

    se alcuni editori o persone non entrano nel dettaglio di alcune tariffe, basta (semplicemente) chiedere direttamente alla casa editrice (o persona, come in questo caso) in questione, non voglio prendermi io responsabilità legate a questo... ok? al momento credo sia più importante raccogliere impressioni, non fare un tariffario (che comunque sarebbe impossibile fare) :)
     
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  15. Luca Erbetta
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    Scusa Sergio.

    Non volevo insistere su questo punto. Pensavo solamente che, visto che si è parlato di Taormina (anche piuttosto bene, mi pare) potesse essere interessante per tutti capire in che "fascia" editoriale venga collocato.
     
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859 replies since 14/6/2010, 18:27   25270 views
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