Dylan Dog

...mi dici come faccio a giudicare obbiettivamente una storia su cui ho dovuto trattenere le lacrime?

Una delle più belle riflessioni sulla Morte e sull'Amore che abbia mai letto!

La Morte,o meglio la paura di essa!Anzi la paura di cosa ci sarà dopo,e di cosa ci sarà prima....la paura di come vivremo quegli ultimi giorni e di come avremo vissuto tutta la nostra vita,la paura del ricordo che resterà di noi (una di quelle maledette cose che non possiamo decidere),la paura delle cose che lasceremo non dette a chi ci ha amati,come altri le hanno lasciate con noi...............

Personalmente ho apprezzato anche l'idea di lasciare alcuni elementi nell'ambiguità (quali sono i ricordi e quali i sogni?),Dylan sta vivendo da spettatore la vita di Ozra (che a sua volta ha vissuto tutta la vita da spettatore sia delle persone reali che dei personaggi letterari) ed è "giusto" che non possa afferrare tutto!

La battuta "non è uccidendoti che morirai" meriterebbe di diventare un cult!


La malinconia che attraversa l'intera storia è magistralmente sorretta dalle immagini (personalmente ho adorato le ultime tre tavole in cui Dylan,pur essendo l'unico personaggio ancora in vita dei quattro,è l'unico in ombra)!Non ho l'albo sottomano e non ricordo chi era il disegnatore ma fagli i complimenti da parte mia!