Dylan Dog

di Tiziano Sclavi

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  1. Il Gibbo
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    Beh, Goblin e Partita con la morte sono ottime storie davvero!
    E non toccatemi Claudio, è un mito! E poi si sbatteva la mia prof di tedesco! :)
     
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  2. Fun Boy
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    Partita con la morte te lo concedo, ma la scimmia pazza m'è sempre saputo di stronzata fintomoralista... Sclavi la faceva molto meglio di lui, la morale... Molto più elegante e meno retorico (per quanto già troppo retorico, per i miei gusti...).
    Del resto la sensibilità contro la vivisezione andava un po' a puttane, na volta che mi fai vedere il flashback con le scene a gusto splatter dove squartano le bestie...

    (Cioè, un fumetto horror che ti mostra scene splatter di violenza sugli animali, nel tentativo di dirti che la violenza sugli animali è una cosa brutta, è peggio di un porno di Joe D'Amato contro la violenza sessuale...).

    Se la tua prof di tedesco è bona, due botte gliele do io, così le spiego meglio perché il suo ex era un incompetente... :sick:
     
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  3. Jaaymz
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    CITAZIONE (Fun Boy @ 24/1/2010, 15:00)
    (Cioè, un fumetto horror che ti mostra scene splatter di violenza sugli animali, nel tentativo di dirti che la violenza sugli animali è una cosa brutta, è peggio di un porno di Joe D'Amato contro la violenza sessuale...).

    :lol: :lol: :lol:
     
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  4. *Wagner *
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    CITAZIONE (claremont82 @ 24/1/2010, 14:00)
    La storia del killer che tornava dopo morto, chiamato Lama lucente o qualcosa del genere, che numero era?

    Fu un'altra storia che mi terrorizzò!

    Intendi "Lama di rasoio" (Dyd n. 28) o "Il marchio rosso" (Dyd n. 52)? Presumo il secondo. ;)


    CITAZIONE (Fun Boy @ 24/1/2010, 14:38)
    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 13:52)
    Ma i più belli appartengono ai primissimi cento numeri.

    Ecco, questo è un falso mito da nostalgici che mi sono stancato di sentire da anni. Nei primi cento numeri ci stavano dei veri e propri capolavori, ma ci stavano anche certe cagate che mi fanno guardare con un'occhio migliore le stronzate che escono sui numeri di adesso.
    Senza contare certi episodi che, con il pretesto della citazione, scendevano nel plagio vero e proprio, o nella tristezza della fan fiction ("ecco come sarebbe andato tale film se ci fosse stato Dylan Dog e se l'avessi scritto io!").
    Senza contare che il Tizianone non è che le azzeccava tutte, eh...

    Ti dico solo che io Dylan Dog lo mollai prima del cento (L'ultimo fu "Storia di un povero diavolo, mi pare"), proprio perché annoiato dalla ripetitività delle trame.
    Naturalmente quando però uscì il 100 mi fiondai a comprarlo, ma questa è un'altra storia (fatta principalmente di curiosità e collezionismo adolescenziale)...

    Mi dici dove, nella mia frase da te citata, c'è scritto che TUTTI i primi 100 numeri sono capolavori? ;)


    CITAZIONE
    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 13:52)
    ed alcune ottime storie a firma Chiaverotti (Il buio, Goblin, la mummia, Partita con la morte)

    "Ottime storie" e "Chiaverotti" nella stessa frase?! :blink:

    Si. -_-



    CITAZIONE (Fun Boy @ 24/1/2010, 15:00)
    (Cioè, un fumetto horror che ti mostra scene splatter di violenza sugli animali, nel tentativo di dirti che la violenza sugli animali è una cosa brutta, è peggio di un porno di Joe D'Amato contro la violenza sessuale...).

    A voler essere pignoli era un fumetto horror che ti mostrava scene splatter di violenza sugli uomini operati da una scimmietta che aveva visto fare lo stesso ad una sua compagna vivisezionata, nel tentativo di dirti che la sperimentazione scientifica sugli animali è una cosa brutta.

    Un po' diverso da quello da te descritto ed al quale Joe D'Amato non ci sarebbe mai arrivato. Sono però d'accordo con te nel dire che Sclavi l'avrebbe resa meglio.

    Edited by *Wagner * - 24/1/2010, 17:09
     
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  5. claremont82
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    Era questo!

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  6. Il Gibbo
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    CITAZIONE (claremont82 @ 24/1/2010, 17:43)

    Ah, con Mana Cerace!
     
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  7. claremont82
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    Sìììì! Mana Cerace, giusto.

    C'era una scena in cui uccideva una trapassandola da dietro con un coltello, che le usciva dalla bocca...
    non lo dimenticherò mai... :o:
     
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  8. Fun Boy
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    QUOTE (*Wagner * @ 24/1/2010, 13:52)
    Ma i più belli appartengono ai primissimi cento numeri.

    QUOTE (*Wagner * @ 24/1/2010, 16:47)
    Mi dici dove, nella mia frase da te citata, c'è scritto che TUTTI i primi 100 numeri sono capolavori? ;)

    Infatti non ho affatto contestato una frase che non hai detto, perché è sul concetto de "I più belli" che faccio le mie critiche.
    Ci stavano certe cagate, tra i primi cento numeri, che escono con le ossa rotte rispetto alle cagate odierne. E certo non tutti i numeri belli "ante100" vincerebbero una sfida con le belle storie "post100".
    In pratica dico solo che 'sta solfa dell' "erano meglio prima del 100" non solo ha stufato, ma risulta pure falsa.

    QUOTE (*Wagner * @ 24/1/2010, 16:47)
    QUOTE (Fun Boy @ 24/1/2010, 15:00)
    (Cioè, un fumetto horror che ti mostra scene splatter di violenza sugli animali, nel tentativo di dirti che la violenza sugli animali è una cosa brutta, è peggio di un porno di Joe D'Amato contro la violenza sessuale...).

    A voler essere pignoli era un fumetto horror che ti mostrava scene splatter di violenza sugli uomini operati da una scimmietta che aveva visto fare lo stesso ad una sua compagna vivisezionata, nel tentativo di dirti che la sperimentazione scientifica sugli animali è una cosa brutta.

    Parlando in generale, dire che Dylan Dog non era un fumetto che appagasse il nostro bisogno di sangue sarebbe pura ipocrisia. Aveva tante altre doti, a volte molto più di rilievo, ma era sempre un fumetto il cui target erano gli amanti dell'horror e del gore.
    E se su un fumetto simile mi equipari scene di violenza (volte ad appagarti) a scene di violenza volte a sensibilizzarti (ovvero il flashback in cui torturano na scimmia), noto davvero un pessimo utilizzo del medium fumetto e dei parallelismi tematici.
     
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  9. Nick Belane
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    CITAZIONE (Fun Boy @ 24/1/2010, 19:45)
    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 13:52)
    Ma i più belli appartengono ai primissimi cento numeri.

    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 16:47)
    Mi dici dove, nella mia frase da te citata, c'è scritto che TUTTI i primi 100 numeri sono capolavori? ;)

    Infatti non ho affatto contestato una frase che non hai detto, perché è sul concetto de "I più belli" che faccio le mie critiche.
    Ci stavano certe cagate, tra i primi cento numeri, che escono con le ossa rotte rispetto alle cagate odierne. E certo non tutti i numeri belli "ante100" vincerebbero una sfida con le belle storie "post100".
    In pratica dico solo che 'sta solfa dell' "erano meglio prima del 100" non solo ha stufato, ma risulta pure falsa.

    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 16:47)
    CITAZIONE (Fun Boy @ 24/1/2010, 15:00)
    (Cioè, un fumetto horror che ti mostra scene splatter di violenza sugli animali, nel tentativo di dirti che la violenza sugli animali è una cosa brutta, è peggio di un porno di Joe D'Amato contro la violenza sessuale...).

    A voler essere pignoli era un fumetto horror che ti mostrava scene splatter di violenza sugli uomini operati da una scimmietta che aveva visto fare lo stesso ad una sua compagna vivisezionata, nel tentativo di dirti che la sperimentazione scientifica sugli animali è una cosa brutta.

    Parlando in generale, dire che Dylan Dog non era un fumetto che appagasse il nostro bisogno di sangue sarebbe pura ipocrisia. Aveva tante altre doti, a volte molto più di rilievo, ma era sempre un fumetto il cui target erano gli amanti dell'horror e del gore.
    E se su un fumetto simile mi equipari scene di violenza (volte ad appagarti) a scene di violenza volte a sensibilizzarti (ovvero il flashback in cui torturano na scimmia), noto davvero un pessimo utilizzo del medium fumetto e dei parallelismi tematici.

    Ma tu per 2 e 90 , quanta cazzo di roba vuoi? -_-
     
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  10. Fun Boy
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    QUOTE (Nick Belane @ 24/1/2010, 20:06)
    Ma tu per 2 e 90 , quanta cazzo di roba vuoi? -_-

    Ti rendi conto che anche nella categoria "battute che non c'entrano un cazzo", questa tua battuta non c'entra un cazzo? :huh:
     
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  11. Nick Belane
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    CITAZIONE (Fun Boy @ 24/1/2010, 20:18)
    CITAZIONE (Nick Belane @ 24/1/2010, 20:06)
    Ma tu per 2 e 90 , quanta cazzo di roba vuoi? -_-

    Ti rendi conto che anche nella categoria "battute che non c'entrano un cazzo", questa tua battuta non c'entra un cazzo? :huh:

    Sono diventato bravo vero? :B):
     
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  12. *Wagner *
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    CITAZIONE (Fun Boy @ 24/1/2010, 19:45)
    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 13:52)
    Ma i più belli appartengono ai primissimi cento numeri.

    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 16:47)
    Mi dici dove, nella mia frase da te citata, c'è scritto che TUTTI i primi 100 numeri sono capolavori? ;)

    Infatti non ho affatto contestato una frase che non hai detto, perché è sul concetto de "I più belli" che faccio le mie critiche.
    Ci stavano certe cagate, tra i primi cento numeri, che escono con le ossa rotte rispetto alle cagate odierne. E certo non tutti i numeri belli "ante100" vincerebbero una sfida con le belle storie "post100".
    In pratica dico solo che 'sta solfa dell' "erano meglio prima del 100" non solo ha stufato, ma risulta pure falsa.

    Ma nessuno la l'ha tirata fuori. Quindi non capisco il perchè di questo tuo distinguo. :huh:

    CITAZIONE
    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 16:47)
    CITAZIONE (Fun Boy @ 24/1/2010, 15:00)
    (Cioè, un fumetto horror che ti mostra scene splatter di violenza sugli animali, nel tentativo di dirti che la violenza sugli animali è una cosa brutta, è peggio di un porno di Joe D'Amato contro la violenza sessuale...).

    A voler essere pignoli era un fumetto horror che ti mostrava scene splatter di violenza sugli uomini operati da una scimmietta che aveva visto fare lo stesso ad una sua compagna vivisezionata, nel tentativo di dirti che la sperimentazione scientifica sugli animali è una cosa brutta.

    Parlando in generale, dire che Dylan Dog non era un fumetto che appagasse il nostro bisogno di sangue sarebbe pura ipocrisia. Aveva tante altre doti, a volte molto più di rilievo, ma era sempre un fumetto il cui target erano gli amanti dell'horror e del gore.
    E se su un fumetto simile mi equipari scene di violenza (volte ad appagarti) a scene di violenza volte a sensibilizzarti (ovvero il flashback in cui torturano na scimmia), noto davvero un pessimo utilizzo del medium fumetto e dei parallelismi tematici.

    No. Dylan Dog non nasce come mero fumetto che presenta scene splatter per soddisfare la voglia di ribellione di alcuni adolescenti. Nasce come fumetto d'autore che trova nell'horror (in tuttto il bacino compreso nel termine "horror", quindi anche nello splatter o nello slasher) un elemento per presentare tematiche forti, in primis la solitudine e l'emarginazione del diverso ("i mostri sono io" è la celebre frase di Sclavi). Degli zombi presenti ne "L'alba dei morti viventi" si prova pena per la loro condizione, più che orrore e voglia di trucidarli. E lo stesso vale per "Goblin". Alla fine sei dalla parte della scimmietta e provi orrore per quello che ha sperimentato.
     
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  13. Fun Boy
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    QUOTE (*Wagner * @ 24/1/2010, 20:23)
    Ma nessuno la l'ha tirata fuori. Quindi non capisco il perchè di questo tuo distinguo. :huh:

    Il distinguo l'hai fatto tu con questa frase:
    QUOTE (*Wagner * @ 24/1/2010, 13:52)
    Ma i più belli appartengono ai primissimi cento numeri.

    Anzi, per me il distinguo non c'è affatto. Ed è proprio su questo che sto dibattendo.

    QUOTE (*Wagner * @ 24/1/2010, 20:23)
    No. Dylan Dog non nasce come mero fumetto che presenta scene splatter per soddisfare la voglia di ribellione di alcuni adolescenti. Nasce come fumetto d'autore che trova nell'horror (in tuttto il bacino compreso nel termine "horror", quindi anche nello splatter o nello slasher) un elemento per presentare tematiche forti, in primis la solitudine e l'emarginazione del diverso ("i mostri sono io" è la celebre frase di Sclavi). Degli zombi presenti ne "L'alba dei morti viventi" si prova pena per la loro condizione, più che orrore e voglia di trucidarli. E lo stesso vale per "Goblin". Alla fine sei dalla parte della scimmietta e provi orrore per quello che ha sperimentato.

    Non metto in dubbio il fatto che l'uso dell'horror possa essere un pretesto per trame più mature. Ma è anche un dato di fatto che l'horror veniva usato proprio per la sua attrattività. E se tu, autore, mi poni messaggio sociale e piacevolezza nello splatter sullo stesso piano (l'errore in cui è incappato al dettaglio "Goblin"), è ovvio che non hai affatto reso l'idea. Hai, per l'appunto, fatto vedere una scena di stupro in un porno, cercando di convincermi che lo stupro è sbagliato.
    Cioè, c'ho il pene in una mano, il cleenex nell'altra... Mi spieghi con quale spirito dovrei interrompermi a riflettere sul tipo di piaga sociale che mi vai accennando?

    Ripeto, questo è un difetto esclusivo della (anzi, delle) trama(/e) di Chiaverotti. Sclavi incappava molto meno in questo errore.
    In pratica leggere na trama di Chiaverotti per me era come guardare uno di quei film con i finti Bud Spencer e Terence Hill (che sono sicuro ricorderai...). Chiaverotti fingeva d'essere Sclavi, ma era d'una volgarità assoluta.
     
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  14. *Wagner *
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    CITAZIONE (Fun Boy @ 25/1/2010, 01:20)
    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 20:23)
    Ma nessuno la l'ha tirata fuori. Quindi non capisco il perchè di questo tuo distinguo. :huh:

    Il distinguo l'hai fatto tu con questa frase:
    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 13:52)
    Ma i più belli appartengono ai primissimi cento numeri.

    Anzi, per me il distinguo non c'è affatto. Ed è proprio su questo che sto dibattendo.

    Si, e lo ribadisco: per me gli episodi più belli sono tra i primi 100. Con questo non voglio dire che TUTTI i primi 100 numeri sono capolavori ma indubbiamente tra quei primi 100 ci sono episodi di una freschezza e di un coraggio editoriale che non si trova nei successivi. Anche perchè, almeno fino a "caccia alle streghe", Sclavi ha goduto di una libertà impressionante all'interno di una casa editrice fondamentalmente tradizionalista come la Bonelli. Libertà che è andata via via scemando, ed un paragone lo si può fare soprattutto guardando le sceneggiature. Mentre Sclavi si divertiva a rompere la classica gabbia bonelliana ora questa è diventata un diktat anche per chi scrive Dylan Dog.

    CITAZIONE
    CITAZIONE (*Wagner * @ 24/1/2010, 20:23)
    No. Dylan Dog non nasce come mero fumetto che presenta scene splatter per soddisfare la voglia di ribellione di alcuni adolescenti. Nasce come fumetto d'autore che trova nell'horror (in tuttto il bacino compreso nel termine "horror", quindi anche nello splatter o nello slasher) un elemento per presentare tematiche forti, in primis la solitudine e l'emarginazione del diverso ("i mostri sono io" è la celebre frase di Sclavi). Degli zombi presenti ne "L'alba dei morti viventi" si prova pena per la loro condizione, più che orrore e voglia di trucidarli. E lo stesso vale per "Goblin". Alla fine sei dalla parte della scimmietta e provi orrore per quello che ha sperimentato.

    Non metto in dubbio il fatto che l'uso dell'horror possa essere un pretesto per trame più mature. Ma è anche un dato di fatto che l'horror veniva usato proprio per la sua attrattività. E se tu, autore, mi poni messaggio sociale e piacevolezza nello splatter sullo stesso piano (l'errore in cui è incappato al dettaglio "Goblin"), è ovvio che non hai affatto reso l'idea. Hai, per l'appunto, fatto vedere una scena di stupro in un porno, cercando di convincermi che lo stupro è sbagliato.
    Cioè, c'ho il pene in una mano, il cleenex nell'altra... Mi spieghi con quale spirito dovrei interrompermi a riflettere sul tipo di piaga sociale che mi vai accennando?

    Ripeto, questo è un difetto esclusivo della (anzi, delle) trama(/e) di Chiaverotti. Sclavi incappava molto meno in questo errore.
    In pratica leggere na trama di Chiaverotti per me era come guardare uno di quei film con i finti Bud Spencer e Terence Hill (che sono sicuro ricorderai...). Chiaverotti fingeva d'essere Sclavi, ma era d'una volgarità assoluta.

    Preciso una cosa: Chiaverotti non piace neanche a me come scrittore. Di lui salvo poche storie ed in queste si trova "Goblin" e proprio per i motivi che ho scritto sopra: in questa storia l'orrore mostrato serviva anche ad attirare adolescenti vogliosi di vedere una donna nuda dal di dentro (cosa che c'è realmente nella storia) ma soprattutto veniva usato come chiavistello per scardinare la finta morale che c'è nell'utilizzo delle cavie da laboratorio per scopi che sono più sadici che non scientifici. Quantii, prima di quell'episodio, erano a conoscenza che degli animali venivano usati per testare rossetti e trucchi femmilili o semplicemente per vedere se un mammifero potesse sopravvivere con due teste? Io no.
     
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  15. Fun Boy
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    QUOTE (*Wagner * @ 25/1/2010, 13:46)
    QUOTE (Fun Boy @ 25/1/2010, 01:20)
    QUOTE (*Wagner * @ 24/1/2010, 20:23)
    Ma nessuno la l'ha tirata fuori. Quindi non capisco il perchè di questo tuo distinguo. :huh:

    Il distinguo l'hai fatto tu con questa frase:
    QUOTE (*Wagner * @ 24/1/2010, 13:52)
    Ma i più belli appartengono ai primissimi cento numeri.

    Anzi, per me il distinguo non c'è affatto. Ed è proprio su questo che sto dibattendo.

    Si, e lo ribadisco: per me gli episodi più belli sono tra i primi 100. Con questo non voglio dire che TUTTI i primi 100 numeri sono capolavori ma indubbiamente tra quei primi 100 ci sono episodi di una freschezza e di un coraggio editoriale che non si trova nei successivi. Anche perchè, almeno fino a "caccia alle streghe", Sclavi ha goduto di una libertà impressionante all'interno di una casa editrice fondamentalmente tradizionalista come la Bonelli. Libertà che è andata via via scemando, ed un paragone lo si può fare soprattutto guardando le sceneggiature. Mentre Sclavi si divertiva a rompere la classica gabbia bonelliana ora questa è diventata un diktat anche per chi scrive Dylan Dog.

    Il coraggio editoriale e la rottura degli schemi lasciano il tempo che trovano, dal momento che non sempre si sono dimostrati fondamentali alla bellezza di una storia. In "Nebbia" (ti cito di proposito un numero post cento) ci sono splash pages e costruzioni di tavole che sono all'americana, più che bonelliana. Una rottura bella grossa, rispetto alla solita giglia 2x3...
    Può questa semplice bravata di Brindisi farmi giudicare bene la storia? Nient'affatto.
    Senza contare che i traguardi cui tu fai riferimento erano stati ben surclassati dal gruppo Valvoline un bel po' di tempo prima.

    Il fatto che adesso le trame "sclaviane" siano diventate un cliché è verissimo. Tant'è che ormai le storie belle del Dog danno pochissimo spazio al personaggio in sé, rendendolo quasi intercambiabile con qualsiasi protagonista x. Una caratteristica che ho notato subito in Mater Morbi.
    (Ma anche in Necropolis e in molte altre storie della Barbato).
    Segno che c'è una nuova gabbia (ovvero le trame sclaviane, vecchie di 20 e passa anni, con un protagonista ormai obsoleto) e nuovi modi per forzarla.
     
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