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Zàrathustra
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CITAZIONE (Greyskull @ 2/9/2020, 19:26) Numero dieci. Strano, molto strano. Disegni troppo scuri e caotici. Storia che, personalmente ho compreso e apprezzato, ma non mi ha tenuto incollato. Non voglio dire male, ma... "Per appassionati" Lo dico io, un numero di merda! Sarà che non ci ho capito un cazzo, i dialoghi pieni di similitudine che rallentano la lettura (come accade per la rubrica appunti dal Derryleng, che da mesi salto a pie' pari) e troppi punti lasciati in sospeso...
Mi autocito dalla mia recensione sul blog:
CITAZIONE E poi ci sono troppi passaggi poco chiari che forse i lettori più attenti e più svegli di me, hanno colto. Buon per loro ma io quando leggo mi voglio rilassare, mi pesa stare a spremermi le meningi come quando preparavo gli esami all'università. L'indovinello spedito a Stern sulla pagina del libro, ha un senso? La parola da non dire è "specchio". Perché? E poi quando si scopre che a scriverlo e inviarlo è lo stesso demonologo... come, scusa? Mi manca un passaggio. L'autore del libro è esterno, poi è interno, sta nella villa ma non sta nella villa... do' cazzo sta? La villa è una trappola per il demone. No, è un nido. No, non lo so! Viene sconfitto da Samuel col suo "tocco magico" ma poi forse è scappato perché vive nelle storie di altri scrittori che hanno letto il libro ma che credono che sia tutto frutto loro. E poi il maggiordomo, personaggio della finzione, come fa a diventare una persona vera? C'entra la fata Turchina di Pinocchio?
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