Sergio Bonelli Editore-
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A giugno aumentano i prezzi di tanti fumetti Bonelli: da 3.50 a 3.90 (classici mensili bonelli), da 4 a 4.50 (per Julia e Julia i casi archiviati), da 4.90 a 5.50 (Dylan Dog color fest), da 5.70 a 6.30 (Martin Mystère), da 6.90 a 7.90 (maxi Nathan Never).
Da notare che aumentano anche altri fumetti: ad esempio Diabolik (da 2.50 a 2.80). Topolino è già aumentato da un po' di tempo da 2.50 a 3
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Il problema è che le vendite da edicola (non solo fumetti) sono purtroppo a picco.
In qualche modo la baracca va tenuta in piedi.
Concordo che la classe di Sergio Bonelli che ad ogni aumento scriveva un editoriale di scuse è inarrivabile.
Robo. -
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Castelli però mi fa schiantare 
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Il problema è che i Bonelli erano già passati da 3.20 a 3.50 non molto tempo fa. Non è un bel segnale... . -
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stesso discorso delle variant e riedizioni gold di riedizioni silver ecc ecc
si cerca di far cassa su sempre meno lettori ma che spendono di più.
meglio vendere 100 variant a 20€ che 600 copie a 3€. -
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A me sinceramente ci sono molte cose che mi piacciono fra le uscite Bonelli, ma ce ne sono altre che, principalmente per mio gusto e perché comunque non posso comprare tutto, non riesco a portare avanti per mesi e mesi.
Però, forse, considerando proprio il fatto che l’ultimo aumento di prezzo è molto recente, se io lavorassi in Bonelli mi inizierei a fare qualche domanda e magari a cercare di capire se si può fare di meglio con i contenuti.
Che va benissimo l’aggiunta di gadget di tanto in tanto alle testate, ma forse, visto che si tratta di fumetti e non di figurine, sarebbe il caso di concentrarsi sulla qualità e l’effettiva presa di ogni storia e poi, magari, dedicarsi all’aggiunta di qualche extra.. -
.almeno Sergio aveva la decenza di fare degli editoriali quasi di "scuse" e spiegazioni.
adesso stanno zitti e mettono il regalino.
regalino osceno, eh!
mi sbagliavo. altre volte non hanno detto nulla, ma stavolta Davide Bonelli ha scritto un editoriale che ricorda molto il padre e che riporto qui sotto:CITAZIONECari amici,
il motivo di questa mia lettera è legato a una di quelle cause “indipendenti dalla nostra volontà” che spesso, in passato, avevano spinto mio padre Sergio Bonelli a prendere in mano carta e penna per affrontare un argomento meno avventuroso e divertente dei film, dei romanzi, dei fumetti di cui amava solitamente parlare: l’aumento di prezzo delle nostre pubblicazioni. Sono trascorsi tanti anni, e tante cose sono cambiate, a livello internazionale, nel mondo dell’editoria, dall’epoca in cui mio padre elencava le ragioni che, di volta in volta, ci costringevano ad adeguarci al rincaro di tutti gli altri beni di consumo. E a lui piaceva citare, a mo’ d’esempio, quanto i nostri albi a fumetti costassero comunque assai meno di altri semplici svaghi come una cena in pizzeria o un biglietto del cinema o quanto un gelato che si consuma in dieci minuti. Sono per l’appunto trascorsi tanti anni, erano altri tempi, ma purtroppo i problemi sono rimasti sempre gli stessi, anzi sono andati progressivamente peggiorando, e quel semplice e familiare paragone si rivela, nel 2019, ancora appropriato.
Gli effetti della crisi economica che tutti noi stiamo vivendo e affrontando, e di cui ci danno testimonianza, giorno dopo giorno, tutti i mezzi di informazione sia analogici sia digitali, hanno avuto ripercussioni su ogni aspetto della nostra vita, e la carta stampata ne ha risentito enormemente e in maniera – assicurano gli esperti – ineluttabilmente negativa. Il numero complessivo dei “divoratori” di fumetti si è ristretto, anche se i più fedeli fra questi lettori aspettano con fiducia ed entusiasmo ogni nostra nuova iniziativa. Ciò nonostante, la Sergio Bonelli Editore ha continuato a credere nell’impegno e nella professionalità dei suoi autori e a puntare – come prima, più di prima – sulla forza coinvolgente della fantasia e della creatività. Una scelta, una sfida, un’aggregazione di energie che si materializzano fra le vostre mani e sotto i vostri occhi di mese in mese, di serie in serie, e che, in futuro, ne sono sicuro, sapranno sorprendervi e conquistarvi, grazie anche alle nostre incursioni in campo multimediale.
Mi dispiace chiedervi questo piccolo “sacrificio”, ma vi assicuro che, qui in Via Buonarroti, tutti noi non smettiamo mai di impegnarci per tenere alta la tradizione della nostra Fabbrica dei Sogni.
Davide Bonelli. -
Yang Wenli.
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adesso stanno zitti e mettono il regalino.
regalino osceno, eh!
E' vero, i poster sono proprio brutti.
Hanno una marea di disegnatori, se non volevano sbattersi potevano ristampare una copertina (come fecero col n.1 di Zagor Classic che conteneva un bellissimo poster della copertina del n.1 di Zagor).
Questa roba pare un copia-incolla fatto con paint! C'è il personaggio, lo sfondo monocolore e il logo.
Personalmente non taglierò nessuna serie, anche perché avevo già dato una grossa sforbiciata quando aumentarono il prezzo a 3,50.
Le serie che seguo mi piacciono quindi le proseguo senza problemi.. -
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BILANCIO 2018 della SERGIO BONELLI EDITORE . -
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Va molto meglio di quanto immaginavo.
Edited by magico - 22/7/2019, 21:52. -
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allora immaginavi abbastanza male... la situazione non è proprio rosea...
la Posizione Finanziaria Netta cala di 500mila, mentre il Patrimonio Netto cala di 1 milione.
non saranno perdite enormi, ma il trend non è ottimo...
c'è anche una diminuzione di oltre il 5% delle vendite. che se non fosse per la testata Tex Willer probabilmente sarebbe un 10% o molto vicino.... -
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Le testate nuove le fanno apposta per vendere.
Direi che la casa editrice si è comportata più che bene, vai a vedere come sono messi gli altri, non solo come fumetti. Praticamente tutti gli editori sono in nettissimo calo, a parte Cairo.. -
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questo sicuramente. infatti sarebbe interessante avere gli stessi dati di Panini, Star, RW, Cosmo ecc.
però se io in 4 anni perdo il 15-20% (o più) dei miei guadagni mi consolo poco col fatto che i miei concorrenti perdono anche più. io inizio a strapparmi i capelli
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.questo sicuramente. infatti sarebbe interessante avere gli stessi dati di Panini, Star, RW, Cosmo ecc.
però se io in 4 anni perdo il 15-20% (o più) dei miei guadagni mi consolo poco col fatto che i miei concorrenti perdono anche più. io inizio a strapparmi i capelli
Ma Marcello infatti non parla di Panini, RW ecc...
E' proprio l'editoria generale in calo, per questo ha nominato Cairo come eccezione. Di edicole ce ne sono sempre meno causa scarse vendite di tutto, da La Gazzetta dello Sport alla Settimana Enigmistica. Un po' il digitale un po' l'analfabetismo funzionale crescente degli italiani ha fatto sì che i prodotti cartacei da lettura siano calati a picco nelle vendite
Infatti le vendite in libreria vanno a gonfie vele, o quasi.
Robo. -
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Purtroppo è proprio così.
Gli Italioti non sono mai stati dei grandi lettori, ma ultimamente c'è un calo davvero preoccupante, e questo su tutta la linea, dai libri, alle riviste fino ai fumetti.
Certo che se Cairo riesce a fare grandi incassi con riviste vendute ad un euro, qualche domanda bisogna farsela....
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